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Nucleare, l’Italia chiede alla Francia di essere consultata sull’estensione della licenza sui reattori

where Roma when Mar, 26/01/2021 who roberto

Il ministero dell’Ambiente invia all’omologo francese la richiesta di attivare una consultazione transfrontaliera sul funzionamento continuato dei reattori da 900 MWe

L’Italia ha chiesto di essere coinvoltanucleare-edf_0.jpg nel processo di consultazione pubblica che l’Autorità francese per la sicurezza nucleare (ASN) ha attivato dallo scorso dicembre  sul proprio sito web in merito all’estensione della licenza dei reattori. Il ministero dell’Ambiente ha inviato una nota in merito all’omologo dicastero francese. “Alla luce dell’evidente influenza che il processo di revisione in oggetto potrebbe potenzialmente avere sul territorio italiano, si chiede di attivare una consultazione transfrontaliera, che integri il processo in corso effettuato dall’ASN, o sia parte di una procedura di valutazione ambientale ai sensi della Convenzione di Espoo, laddove questa venga intrapresa”, in quanto Paese confinante.
 
La consultazione pubblica riguarda le condizioni per il funzionamento continuato dei reattori da 900 MWe della compagnia Electricité de France (EDF) oltre i tempi della loro quarta revisione periodica o, come si legge sul sito, “Il progetto di decisione che l’ASN intende adottare a seguito dell’esame della quarta revisione periodica di tali reattori; questa fase riguarda gli studi e le modifiche degli impianti comuni a tutti i reattori, essendo questi progettati su un modello simile”.
 
“L’ASN ha infatti avviato lo scorso dicembre una consultazione pubblica - spiega Morassut - per decidere in merito all’estensione di altri dieci anni dell’attività produttiva di reattori vetusti (da 900 MW ciascuno), che stanno per raggiungere i 40 anni di attività, il limite massimo di operatività previsto per questi reattori. Una consultazione solo nazionale, che ha coinvolto i cittadini francesi e non ha considerato la necessità di informare e far partecipare il nostro Paese, nonostante  l'evidente impatto di decisioni di questa portata sui nostri confini”.

“Prendere parte alle consultazioni - continua il sottosegretario - è un diritto fissato dalla Convenzione di Espoo, adottata nel 1991, che impegna i governi a garantire la possibilità anche ai cittadini degli Stati confinanti, che potrebbero essere danneggiati, di partecipare a una consultazione transfrontaliera sui progetti proposti". “Alla luce dell’evidente influenza che il processo di revisione potrebbe potenzialmente avere sul territorio italiano – conclude Morassut – l’Italia è da considerarsi parte interessata e deve essere garantito ai cittadini italiani il coinvolgimento, al pari dei cittadini francesi. Pertanto, abbiamo chiesto a Parigi che venga avviata una consultazione transfrontaliera, che integri il processo in corso effettuato dall’ASN, o sia parte di una procedura di valutazione ambientale ai sensi della Convenzione di Espoo, laddove questa venga intrapresa. Ci guida l'idea di un percorso decisionale basato sulla trasparenza, sull'informazione e sulla partecipazione, coerentemente a come è stato con l'avvio delle consultazioni sulla Cnapi, dove l'Italia per la prima volta ha visto, per la localizzazione di una grande opera, l'uso di una procedura basata su un processo di coinvolgimento dei territori, con l’obiettivo di arrivare a una soluzione concordata con le comunità locali".

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