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Il nucleare non conviene più. Entergy chiude una centrale nel Vermont: “Tutta colpa dello shale gas”

where New York (Stati Uniti) when Lun, 09/09/2013 who redazione

Il presidente di Entergy, William Mohl, ha detto che l’impianto cesserà di funzionare entro la fine del 2014 e ha ammesso che si tratta di una scelta resa necessaria dal cambiamento del mercato energetico Usa

Una centrale nucleare dello Stato del Vermont (Usa) verrà chiusa da Entergy perché considerata non più redditizia. Lo spegnimento del reattore di Vermont Yankee avviene nonostante la stessa utility abbia appena vinto una lunga battaglia legale per poterla mantenere in attività.
Il presidente di Entergy William Mohl, annunciando lo stop all’impianto entro la fine del 2014, ha motivato la decisione con le mutate condizioni del mercato energetico Usa.
La centrale nucleare Vermont Yankee sorge sul fiume Connecticut, vicino al confine col Massachusetts; il reattore è entrato in funzione nel lontano 1972. Da anni esiste un contenzioso tra lo Stato, che considerava la centrale ormai obsoleta e a fine vita; Entergy  voleva però continuare a gestirla con qualche aggiustamento. Tuttavia, la decisione di chiudere la centrale è dovuta, ha detto Mohl nel dare la notizia agli addetti della centrale, ai nuovi scenari del mercato energetico e non al contenzioso con il governo del Vermont.
In un’intervista all’Npr ha infatti ammesso che “la decisione si basa sull’economia dell’impianto e sulle sue prestazioni non operative, non sul rischio di contenzioso, né su pressioni politiche. In poche parole, i costi dell’impianto superano le entrate e l’asset non è finanziariamente sostenibile”.
Alla fine, però, sono stati anche i bassi prezzi del gas a sancire la condanna a morte del vetusto impianto,che sarà probabilmente il primo a chiudere a causa della concorrenza delle nuove centrali elettriche alimentate con lo shale gas ricavato da fracking. I problemi della Vermont Yankee affliggono anche tutti gli altri vecchi reattori statunitensi ed è possibile, dicono gli osservatori, che negli Usa si possa assistere a un’ondata di chiusure degli impianti nucleari più vecchi.

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