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Pastone elettrico. In Sudafrica tariffe alle stelle nonostante i blackout, in Francia tagli scongiurati, la Bulgaria cambia il PNRR

where Milano when Mar, 17/01/2023 who roberto

Gli aumenti sudafricani sono dovuti al forte indebitamento di Eskom

Sudafrica: tariffe elettriche in aumento, nonostante i blackout
L'autorità di regolazione pereskom.jpg l'energia elettrica del Sudafrica (Nersa) ha approvato un aumento delle bollette elettriche del 18,65% nonostante Eskom, la compagnia pubblica in crisi stia infliggendo ai sudafricani circa 10 ore di interruzioni di corrente al giorno. Lo riferisce il sito News24. L'aumento è al di sopra del tasso di inflazione, che si aggira intorno al 7.4% e verrà applicato a partire dal primo aprile. Un analista del settore energetico, Chris Yelland, ha previsto che l'incremento avrà un forte impatto su tutti i settori: domestico, industriale, commerciale, minerario e agricolo. Ma saranno soprattutto i cittadini più disagiati a soffrirne, con un rischio dell'aumento del tasso povertà nel paese. Eskom aveva chiesto inizialmente un incremento del 32%, che le avrebbe procurato un introito lordo di 300 miliardi di Rand, pari a circa 17,8 miliardi di dollari. Un calcolo fatto per cercare di ripianare il debito del semi-monopolista sudafricano che a dicembre equivaleva a 23,6 miliardi di dollari. Il costo dell'elettricità in Sudafrica è aumentato del 750% dal 2007, ma il servizio della Eskom è andato solo peggiorando e ogni tentativo di combattere la corruzione e la cattiva amministrazione è fallito. Il ministro delle Finanze, Enoch Godongwana, ha criticato le prestazioni operative della compagnia e ha chiesto che il ministro dell'Energia agisca con urgenza per procurarsi più energia elettrica.
 
Francia: governo, scongiurati i tagli della corrente elettrica
La Francia ha “le capacità per superare l'inverno” senza subire tagli di corrente elettrica: è quanto assicurato dalla ministra responsabile per la Transizione Energetica, Agnès Pannier-Runacher, chiedendo tuttavia alla popolazione di continuare gli sforzi di risparmio energetico, indispensabili anche per la tutela del clima e per contrastare il caro bollette. "Sono fiduciosa sulla nostra capacità di superare l'inverno, ma bisogna essere vigili", ha dichiarato la ministra ai microfoni di France Info, ricordando che il cosiddetto piano sobrietà dell'esecutivo francese "punta al passaggio dell'inverno, ma fa anche parte della nostra strategia per raggiungere la neutralità carbonica nel 2050". Pannier-Runacher invita dunque cittadini e imprese a non mollare. Bisogna "fare attenzione alla temperatura nei nostri uffici, ai consumi di carburanti, a tutti quei consumi di energie fossili che sono all'origine del cambiamento climatico", ha detto. Il portavoce del governo, Olivier Véran, aveva già detto che Oltralpe il rischio tagli "sembra scartato", anche grazie ad una progressiva ripresa dell'attività delle centrali nucleari. In Francia, da questa estate, si sono moltiplicati gli appelli del governo a risparmiare un massimo di energia anche per rispondere al caro bollette dovuto alla guerra in Ucraina. Molte città d'Oltralpe, incluso Parigi, hanno ridotto illuminazione pubblica e consumi energetici e intendono continuare a farlo per il 2023.
 
Bulgaria: via libera del Parlamento alla modifica del PNRR sull’energia
Il parlamento bulgaro ha approvato una mozione per modificare il Piano nazionale di ripresa e resilienza nel settore dell'energia. I deputati hanno incaricato il governo ad interim di rinegoziare il Piano con la Commissione europea, con l'obiettivo di eliminare l'impegno, assunto dal governo precedente, a ridurre del 40% le emissioni di carbonio derivanti dalla produzione di energia elettrica entro la fine del 2025. Con l'aggiornamento del piano, il governo bulgaro dovrebbe intraprendere azioni per garantire l'allineamento degli impegni di decarbonizzazione con gli obiettivi europei, garantendo il funzionamento delle centrali elettriche a carbone senza restrizioni almeno fino al 2038. La Bulgaria dovrebbe ricevere 6,3 miliardi di euro previsti dal Next Generation Eu per la ripresa post-Covid. Nel Paese balcanico le centrali termoelettriche a carbone generano il 40% dell'energia elettrica. Nel settore lavorano circa 20mila persone.

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