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La Provincia di Brindisi chiede mezzo miliardo di risarcimento a Enel per la centrale Federico II

where Brindisi when Lun, 27/08/2012 who redazione

Cinquecento milioni di euro per i danni subiti: è l'ammontare del risarcimento che la Provincia di Brindisi chiederà contestualmente alla costituzione di parte civile nel processo contro 13 dirigenti Enel e due imprenditori per la dispersione di polveri di carbone dal nastro trasportatore della centrale elettrica Federico II di Cerano, impianto a 12 km da Brindisi, da 2.640 megawatt.
La giunta provinciale, guidata da Massimo Ferrarese, ha deliberato di voler prendere parte al dibattimento che comincerà il 12 dicembre prossimo e ha quantificato l'importo da richiedere “salvo maggiori somme che dovessero risultare accertate a seguito dei procedimenti giudiziari”.
La giunta provinciale ha anche conferito mandato al legale incaricato, Rosario Almiento, di “citare nel processo in qualità di responsabile civile, per i fatti commessi dagli imputati e propri dipendenti, Enel Produzione Spa relativamente al risarcimento dei danni di immagine, ambientali, alla salute, alla perdita di chance per il territorio e per altri eventuali e potenziali voci di danno  patrimoniale e non subiti dalla provincia e dai cittadini”.
La Provincia di Brindisi è nell'elenco delle 38 parti offese inserito dal pm Giuseppe De Nozza nel decreto col quale il 31 luglio scorso ha citato direttamente a giudizio 15 persone.  I fatti contestati nell'inchiesta da poco conclusa risalgono a un periodo compreso tra il 2000 e il 2011. Secondo l'accusa non sarebbero state attuate le azioni necessarie per scongiurare o ridurre la dispersione della polvere di carbone che avrebbe così provocato ''danni, insudiciamento e imbrattamento delle colture”. Agli imputati, oltre al getto di cose pericolose, è contestato anche il reato di danneggiamento.

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