torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Riforme del mercato dell’energia in Europa, ecco le nuove sfide secondo GE e E3G

where Bruxelles (Belgio) when Mar, 23/04/2013 who roberto

Il colosso energetico e il think-tank Third Generation Environmentalism evidenzia quattro questioni chiave: necessità di finanziamenti, affidabilità della rete, mercati retail competitivi, investimenti sul mercato della domanda

General Electric ha unito le forze con il think-tank E3G (Third Generation Environmentalism) per la realizzazione di un rapporto che evidenzia le principali opportunità e sfide per gli investimenti nella produzione di energia elettrica in Europa.
Scopo del documento è inquadrare in modo chiaro lo scenario dell'EMR (Electricity Market Reform) e promuovere un dialogo tra i decisori e gli stakeholder, che dovranno implementare i cambiamenti nei mercati elettrici. Il duplice intento di imparare dall’esperienza maturata nei mercati elettrici e sostenere la futura de-carbonizzazione del settore ha fatto nascere diverse iniziative di riforma del mercato, che vanno dalla “riorganizzazione” graduale del quadro esistente fino a riforme strutturali degli elementi chiave di progettazione”.
Secondo il documento, lo scenario dell’EMR comprende quattro questioni chiave. Queste includono: 1) la necessità di attirare investimenti sufficienti ed efficacemente finanziati nella produzione a basse emissioni; 2) assicurare che gli operatori di sistema mantengano l’affidabilità della rete con un progressivo incremento della generazione intermittente da fonti rinnovabili; 3) garantire che i mercati elettrici retail siano competitivi e che i clienti ricevano una buona offerta dai loro fornitori; 4) agevolare investimenti convenienti dal lato del mercato della domanda per ridurre la domanda complessiva e fornire dei servizi di bilanciamento.
Per Markus Becker di General Electric, coautore del documento: “creare nuovi mercati elettrici sarà imprescindibile per l’Unione Europea, in questo importante momento per i consumatori, per l’industria e la competitività europea. Ci auguriamo di promuovere in Europa un dibattito che dia un contributo utile in questa fase cruciale per il settore energetico”.