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La Spagna rivede le tariffe energetiche: stop ai sussidi alle aziende, le bollette crescono del 3,2%

where Madrid (Spagna) when Mar, 16/07/2013 who roberto

Lo ha annunciato il ministro dell’energia Jose Manuel Soria. Pesa il deficit delle aziende elettriche, di 26 miliardi di euro, alimentato anche dai costi di trasporto dell’energia alle isole

Sarà del 3,2% l'aumento delle tariffe elettriche a carico degli utenti in Spagna a partire dal prossimo agosto. Lo ha annunciato il ministro dell’energia Jose Manuel Soria, precisando che il rincaro è parte del progetto di riforma del settore, nella quale sono previsti anche sostanziosi tagli al sostegno pubblico delle aziende. Il ministro fa sapere che il deficit tariffario alla fine del 2013 sarà una cifra compresa tra 2,5 e i 3 miliardi di euro, resterà nei bilanci delle aziende elettriche e sarà poi smaltito attraverso aumenti tariffari distribuiti nei prossimi 15 anni.
Soria rivela inoltre pagati al governo dalle compagnie elettriche spagnole aumenteranno automaticamente in rapporto al gap tra costi ed entrate tariffarie, cioè in base al deficit tariffario che, a partire dal 2005, è arrivato a 26 miliardi di euro e rischia di aumentare al ritmo di 4 miliardi di euro l’anno.
Sui conti peserebbero tra l’altro i forti costi di trasporto dell’elettricità nelle aree insulari del Paese. Secondo fonti presenti ai colloqui tra il governo e gli operatori, il Governo non sarebbe disposto a sborsare più di 900 milioni di euro (ovvero, circa la metà del denaro necessario a fornire energia elettrica per dodici mesi alle Canarie e alle Baleari) per coprire il deficit. Gli oneri che le aziende accollano allo Stato per coprire i costi di distribuzione verrebbero inoltre ridotti del 20%, un taglio di circa un miliardo di euro. Lo stesso operatore di rete spagnolo, Red Electrica Corporacion, si ritroverebbe i contributi pubblici ridotti di 200 milioni all’anno. Per risolvere il problema dell’eccesso di capacità, verrebbero chiuse diverse centrali a ciclo combinato, così da generare risparmio tra i 600 e i 700 milioni di euro, laddove per i consumatori diventerebbe più difficile accedere alle tariffe agevolate.
La riforma introdotta dal governo mira appunto a evitare che il deficit continui a salire, senza pesare soltanto sulle spalle dei consumatori. L’obiettivo del governo Rajoy è quello di spartire gli oneri del deficit. Il taglio degli aiuti pubblici sarà di 2,7 miliardi di euro l’anno, mentre 900 milioni di euro ricadranno sui consumatori tramite gli aumenti tariffari e altri 900 milioni di euro saranno pagati dal Tesoro.

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