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​Lo spettro delle rinnovabili – Conti: “Rischio chiusura impianti termoelettrici per 5mila MW”

where Roma when Lun, 25/11/2013 who redazione

Per l’ad di Enel, ascoltato in audizione al Senato, il danno per la chiusura delle centrali elettriche in Italia ammonta a 4 miliardi di euro. Rischio per la sicurezza

Le rinnovabili mettono a rischio gli impianti di generazione tradizionali a ciclo combinato; per questo è necessario creare un sistema di capacity payment. Torna a lanciare l’allarme termoelettrico l’amministratore delegato e direttore generale di Enel Fulvio Conti, in audizione in commissione Industria al Senato.
Conti ha sollecitato in particolare la realizzazione di un sistema di capacity payment (di remunerazioni dei costi degli impianti che lavorano poco), per gli impianti più flessibili che mettono a disposizione “almeno 5 mila MM di impianti che in larghissima parte appartengono alla nostra concorrenza” (di questi 400 MW sono di Enel ha precisato Conti), l’equivalente cioè “di 4 miliardi di euro” che “verrebbero chiusi a causa del crollo della domanda di energia elettrica e della crescita delle fonti rinnovabili”.
Un rischio per la sicurezza nel medio-lungo periodo, ha aggiunto il manager dell’azienda elettrica, visto che gli impianti convenzionali hanno ridotto le ore di impiego da 4.500 a 1.700 ore negli ultimi otto anni e “rischiano la dismissione anticipata”. Conti ha ricordato che proprio nel settore delle rinnovabili “stiamo esentando quelli che si sono fatti le loro reti e gli evitiamo di far pagare gli oneri accessori. Stiamo regalando 2 miliardi di euro; a questo dovrebbe guardare “un legislatore oculato, quando si chiede come ridurre il prezzo della bolletta”.
 
 

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