Storico! Solare ed eolico superano il carbone nella produzione elettrica 2025
Stando ai dati del Global Electricity Mid-Year Insights 2025 di Ember le fonti rinnovabili trainano la crescita elettrica globale. I casi della Cina e dell’India. In Europa il poco vento spinge il gas.
Nei primi sei mesi del 2025
, la produzione di elettricità dalla somma delle fonti rinnovabili ha superato per la prima volta quella della fonte fossile più importante per produrre elettricità, il carbone. Lo afferma il nuovo rapporto Global Electricity Mid-Year Insights 2025, dell’organizzazione Ember.
La crescita senza precedenti di solare ed eolico nel 2025 rappresenta, sempre secondo l’organizzazione, l’inizio di una nuova fase per il sistema elettrico mondiale, in cui la domanda di combustibili fossili pare avvicinarsi al suo picco. Se il trend proseguirà nella seconda metà dell’anno, le fonti rinnovabili di energia potrebbero consolidare il primato e avviare un declino strutturale della generazione fossile.
L’analisi di Ember conclude che, con 380 GW di nuova capacità solare installata solo nel primo semestre del 2025 e costi in costante calo, le condizioni per accelerare la decarbonizzazione del settore elettrico non sono mai state così favorevoli.
Tuttavia, il think tank richiama i governi a sostenere la transizione nei Paesi emergenti, dove l’alto costo del capitale e le difficoltà infrastrutturali rischiano di rallentare il ritmo di crescita delle energie pulite.
La corsa delle rinnovabili
La generazione della somma delle tecnologie solare ed eolico è aumentata complessivamente di 403 TWh (+23%), mentre la domanda mondiale è cresciuta del 2,6% (+369 TWh). Il solare ha registrato un’espansione record del +31% (306 TWh), la più alta mai registrata. L’eolico è cresciuto del +7,7% (97 TWh), contribuendo in modo determinante a contenere l’uso delle fonti fossili, che si sono ridotte complessivamente dello 0,3%.
Il mix elettrico globale vede l’insieme delle tecnologie rinnovabili al 34,3% della generazione totale, in crescita rispetto al 32,7% dello stesso periodo del 2024. Il carbone scende invece al 33,1%, il livello più basso mai registrato, con una flessione di 31 TWh (-0,6%). È la prima volta nella storia che l’insieme delle fonti rinnovabili producono più elettricità del carbone.
Cina leader mondiale
La Cina si conferma protagonista assoluta della transizione verso l’elettrico. Sebbene il carbone rimanga la fonte di gran lunga più usata dalla Cina, nel primo semestre 2025 Pechino ha soddisfatto l’intero incremento di domanda con produzione da fonti pulite. Il Paese ha rappresentato il 55% della crescita globale del solare e l’82% di quella dell’eolico, mentre la generazione da carbone è calata del 2%, pur restando la fonte principale nel mix del Paese.
La produzione solare cinese è aumentata del 43% (+168 TWh), portando la quota del fotovoltaico all’11,5% del mix nazionale.
Anche l’eolico cresce del 16%, con un contributo doppio rispetto alla media mondiale.
Parallelamente, la generazione da nucleare è aumentata dell’11%, mentre l’idroelettrico ha subito una lieve flessione dovuta a condizioni meteo più secche.
Il caso India
In India, la crescita di solare (+25%) ed eolico (+29%) è stata più che tripla rispetto all’aumento della domanda (+1,3%), complice una stagione con meno ondate di calore. Le rinnovabili hanno così ridotto la generazione da carbone (-3,1%) e gas (-34%), con una riduzione complessiva delle emissioni del 3,6%. Anche in altri Paesi emergenti – tra cui Brasile, Pakistan e Vietnam – la diffusione del fotovoltaico distribuito e di grandi impianti utility-scale ha raggiunto livelli record. Ember segnala che 29 Paesi nel mondo producono ormai più del 10% della loro elettricità dal solare, contro 22 un anno fa e solo 11 nel 2021.
Poco vento uguale più gas
Nell’Unione Europea, la domanda elettrica è rimasta pressoché stabile (+0,7%), ma le condizioni meteo avverse hanno penalizzato eolico e idroelettrico. Il solare, in crescita del +24%, ha raggiunto il 14% del mix elettrico europeo, diventando per la prima volta la principale fonte di generazione nel mese di giugno. Tuttavia, il calo del vento (-8,5%) e dell’idroelettrico (-17%) ha costretto a un temporaneo aumento dell’uso di gas (+14%) e, in misura minore, di carbone (+1%), con conseguente aumento delle emissioni del +4,8%.
Negli Stati Uniti, invece, la crescita delle rinnovabili non ha tenuto il passo della domanda, aumentata del 3,6%. Il solare (+30%) ha coperto più della metà dell’incremento, ma la debole crescita dell’eolico (+2%) e la contrazione del nucleare (-1,4%) hanno portato a un incremento delle emissioni. Il carbone è tornato a crescere del 17%, parzialmente sostituendo il gas, la cui produzione è diminuita per effetto dei prezzi più elevati.
Leggi il rapporto di Ember https://ember-energy.org/latest-insi...


