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Strategia. La Ue approva 195 opere per integrare i mercati

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 23/11/2015 who michele

Tap e Galsi fra i progetti approvati da Bruxelles. Escono di scena molte grandi infrastrutture

sottostazioneelettrica.jpg La Commissione europea ha approvato un elenco di 195 progetti infrastrutturali considerati chiave nel settore dell'energia e determinanti per la realizzazione dell'Unione dell'energia. L'elenco adottato è l'aggiornamento della lista di progetti di interesse comune adottata nell'ottobre 2013.
Di questi, 108 riguardano l'energia elettrica, 77 il gas, 7 il petrolio e 3 le reti intelligenti.
Fra i progetti che riguardano l'Italia vi sono l'aumento della capacità di trasmissione con la Svizzera fra Thusis e Verderio Inferiore, con l'Austria fra Lienz e il Veneto e fra Wurmlach e Somplago e con il Montenegro fra Villanova e Lastva.
Nell'elenco ci sono inoltre il gasdotto Galsi fra l'Algeria e l'Italia attraverso la Sardegna e la Trans-Adriatic Pipeline con la Grecia attraverso l'Albania. I Pic, progetti di interesse comune, sono finalizzati a costruire l'Unione dell'energia, integrando i mercati europei del settore e diversificando le fonti e le rotte. I progetti contribuiranno a mettere fine all'isolamento energetico di alcuni Stati membri e favoriranno la penetrazione delle rinnovabili nella rete, riducendo le emissioni di biossido di carbonio. Oltre a beneficiare di procedure di autorizzazione accelerate e di migliori condizioni normative, i progetti di interesse comune possono beneficiare del sostegno finanziario del Cef, il Meccanismo per collegare l'Europa, strumento che dispone di un bilancio di 5,35 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.

Nonostante il dimezzamento del numero dei progetti prioritari che la riguardano, l'Italia resta al centro della strategia Ue per l'Unione dell'energia sul fronte delle interconnessioni elettriche ma soprattutto sul gas, dato il "ruolo importante nella creazione di un hub mediterraneo". Rispetto a due anni fa, Bruxelles ne ha tagliato il numero complessivo da 248 a 195 e l'Italia è passata da 31 a 16 progetti, ma la riduzione non riguarda gli assi e le interconnessioni principali, che restano invariati, quanto alcune delle loro ramificazioni minori.
Sul fronte del gas la valutazione della Commissione dice che "la strategia di diversificazione delle forniture appare per ora essere orientata verso il Corridoio Sud", in particolare la costruzione del Tap (Trans-Adriatic Pipeline), un "progetto critico listato nella Strategia Europea di sicurezza energetica", è "attesa iniziare nel 2016, nonostante una forte opposizione da parte delle autorità locali". Oltre al Tap (Grecia-Albania-Italia), gli altri progetti prioritari nella lista Ue sono il Poseidon (Grecia-Italia che completa l'Itgi), l'Adriatica, il Galsi (Algeria-Italia), il gasdotto Italia-Malta con il rigassificatore Gela e il reverse flow con la Svizzera al Passo Gries.

Eliminati invece il gasdotto Omisalj-Casal Borsetti con la Croazia, il terminale Lng Adriatico settentrionale e il collegamento Gorizia/Sempeter-Vodice con la Slovenia e quello Haiming/Ueberackern-Tarvisio con Austria/Germania.
Gli altri progetti prioritari sulla lista aggiornata, invariati rispetto a quella del 2013, riguardano l'espansione della capacità dell'oleodotto Tal (Italia-Germania) tra Trieste e Ingolstadt, e per le smart grid il Green-Me Mediterraneo settentrionale con la Francia.

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Reti trasmissione elettriche: sottostazione elettrica
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