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Termoelettrico, allarme lavoro: i sindacati si aspettano una convocazione del governo

where Roma when Lun, 22/06/2015 who michele

Centinaia i lavoratori delle centrali elettriche provenienti da tutta Italia che si sono ritrovati a Roma in piazza Montecitorio

presidiolavoratorielettriciroma.jpgContinua lo stato di agitazione nel comparto termoelettrico. Centinaia i lavoratori delle centrali elettriche di Enel, E.On., Tirreno Power, Edison, Sorgenia, A2A, Edipower provenienti da tutta Italia che si sono ritrovati a Roma in piazza Montecitorio per la manifestazione nazionale promossa dai sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil. Con un'unica preoccupazione: l' “allarme lavoro” in un settore, quello della generazione termoelettrica (circa 10.000 addetti), dove sono stimate 39 tra centrali e siti a rischio chiusura, con circa 2900 lavoratori coinvolti e altrettanti nell'indotto, che la crisi rischia di travolgere vuoi per il calo dei consumi e vuoi per la mancata pianificazione energetica, il cui risultato ha portato il settore all'asfissia.

Delegazione in Commissione - Applauditi gli interventi dei segretari generali di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e della Uil, Emilio Miceli, Carlo De Masi, Carmelo Barbagallo. Una delegazione dei sindacati è stata ricevuta dal presidente della commissione Attività Produttive della Camera dei deputati.
“Siamo al collasso, non c'è più tempo da perdere, se ne è perso fin troppo - ha esordito Miceli nel suo intervento - : ci aspettiamo una convocazione del Governo”. “In caso contrario - ha ammonito Miceli - reagiremo aprendo una stagione di forte vertenzialità”.
La cabina di regia - “Vorrei ricordare che da tempo abbiamo avanzato proposte concrete - ha insistito - , primo fra tutte un vero e proprio piano di emergenza che ipotizza una "cabina di regia" e la indispensabile riapertura di un tavolo permanente (Presidenza del Consiglio, ministeri interessati, parti sociali) per definire comunemente una strategia volta a rilanciare il mercato elettrico italiano, dare stabilità e certezze ad un asset strategico per i cittadini e per la politica industriale del Paese, garantire lavoro e occupazione diretta e dell'indotto”. “Il paese deve poter avere - ha concluso il leader sindacale - una strategia energetica più coerente e deve saper utilizzare questo enorme surplus di energia attraverso un forte processo di diversificazione utile per ammodernare l'Italia”.
 
 

immagini
Presidio lavoratori comparto termoelettrico davanti Palazzo Chigi (Roma)
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