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​Terna: per De Masi (Flaei Cisl) il controllo delle reti è strategico, privatizzare con lungimiranza

where Roma when Lun, 06/10/2014 who redazione

Il segretario generale della Flaei ribadisce la posizione della federazione sindacale riguardo al tema della privatizzazione di Terna, il cui controllo pubblico è “indispensabile e va garantito ad ogni costo”

Le reti energetiche, al pari di quelle delle comunicazioni e dei trasporti, costituiscono un asset determinante per l'Italia, il cui controllo pubblico è indispensabile e va garantito ad ogni costo, al di là dell'apertura al mercato dei capitali esteri per recuperare risorse finanziarie.
Con questa posizione Carlo De Masi, segretario generale della Flaei, ribadisce la posizione della sua federazione riguardo al tema della privatizzazione di Terna.
“Vanno stabilite precise garanzie per le aziende strategiche del Paese - ribadisce Carlo De Masi - prima di procedere a cessioni di pacchetti azionari o far entrare soci esteri nella proprietà e nella gestione di Reti nazionali”. “Una necessità inderogabile - prosegue De Masi -, viste le notizie riguardanti l'imminente cessione da parte di Cassa Depositi e Prestisti verso Cdp Reti della propria partecipazione in Terna SpA, pari a quasi il 30% del capitale sociale”. “Questo vorrebbe dire che, avendo Cdp e SGID (State Grid International development limited cinese) firmato un accordo per la cessione a SGID di una quota del 35% del capitale sociale di Cdp Reti, gli investitori cinesi stanno per investire anche nel primo operatore italiano leader nelle reti di trasmissione di energia elettrica”.
La SGID avrebbe così riconosciuti diritti e governance a tutela del proprio investimento nella società, con la nomina di consiglieri e revisori, il diritto di veto rispetto a particolari delibere, un posto nel cda di SNAM e TERNA. “Siamo all'ennesima svendita dei gioielli di famiglia mascherati e suffragati da Cdp?” Si chiede il segretario generale della Flaei Cisl. Se le cose stanno così, questa è un'operazione di alta ingegneria finanziaria, che chiama in causa direttamente la tutela di Snam e Terna.”
“Rilanciamo - dice De Masi - la proposta per un progetto di una macro società delle Reti, a stretto controllo pubblico, da realizzare attraverso un azionariato diffuso, con la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori, anche con l'utilizzo dei Fondi pensione complementari, orientata al bene comune e non alla speculazione finanziaria o al solo profitto privato. Vanno garantiti, inoltre, investimenti adeguati, innovazioni tecnologiche e qualità dei servizi. Le reti rappresentano, come ha ribadito la UE, il fattore strategico cruciale per costruire l'Europa del futuro. Noi non siamo contrari ai capitali esteri, ma non possiamo concedere ad altri le nostre sicurezze, senza reciprocità e senza garanzie adeguate”.

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Carlo De Masi, segretario generale della Flaei
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