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Terna: prorogati i termini per presentare osservazioni sul progetto Adriatic Link

where Roma when Mer, 03/11/2021 who roberto

Amministrazioni locali, cittadini, associazioni e portatori di interesse potranno inviare le proprie osservazioni fino al 15 novembre, rispetto al precedente termine del 29 ottobre

Amministrazioni locali, cittadinicavo-sottomarino.jpg, associazioni e portatori di interesse dei comuni abruzzesi e marchigiani interessati dall’Adriatic Link, il nuovo elettrodotto sottomarino che unirà Marche e Abruzzo, avranno più tempo a disposizione per inviare le proprie proposte sul progetto. Terna ha infatti comunicato al Ministero della Transizione Ecologica la proroga dal 29 ottobre al 15 novembre dei termini per la presentazione delle osservazioni, venendo così incontro alle richieste di alcune amministrazioni locali di poter disporre di un periodo di tempo maggiore per approfondire il progetto e inviare quesiti e pareri sulla nuova infrastruttura strategica per il sistema elettrico nazionale.
 
Come fare
I soggetti portatori di interesse potranno proseguire con la presentazione delle proprie osservazioni scrivendo a [email protected]. Queste saranno inserite nella documentazione che Terna trasmetterà al Ministero della Transizione Ecologica per l'avvio dell'iter di autorizzazione alla nuova opera per la quale la società investirà oltre 1 miliardo di euro.
 
Primi riscontri
Nel frattempo, Terna ha inviato i riscontri alle prime osservazioni pervenute da cittadini, associazioni ed esponenti politici dei territori coinvolti, fornendo chiarimenti e dettagli su alcuni aspetti progettuali dell’opera. In particolare, in merito alla localizzazione della stazione elettrica di conversione, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale ha confermato il proprio impegno a realizzare i nuovi impianti considerando le soluzioni localizzative e architettoniche a minor impatto per il territorio. La progettazione e la realizzazione delle opere dell’Adriatic Link non interferiranno poi in alcun modo con l’integrità delle falde acquifere e rispetteranno tutte le prescrizioni di legge relative al rispetto della biodiversità ambientale.
 
Dialogo con il territorio ed elettrosmog
Nelle risposte alle osservazioni, Terna ha inoltre confermato la propria disponibilità a collaborare con le amministrazioni e con la cittadinanza per individuare opere pubbliche di riqualificazione ambientale e territoriale la cui realizzazione produrrebbe significativi benefici per i cittadini residenti nelle aree interessate dall’infrastruttura. Infine, per quanto riguarda le preoccupazioni relative agli eventuali campi elettromagnetici generati dall’opera, Terna ha ricordato che il progetto dell’elettrodotto prevede una brevissima tratta a corrente alternata, per la quale sono rispettati tutti i limiti previsti dalla normativa italiana vigente che è tra le più restrittive al mondo. Tutto il resto del collegamento in cavo sarà realizzato in corrente continua che produce un campo magnetico paragonabile a quello terrestre.
Prosegue, dunque, il percorso di dialogo e confronto con il territorio. Dopo la fase di incontri (circa 90 tra il 2020 e il 2021), Terna ha avviato la Consultazione Pubblica, organizzando nello scorso settembre dei Terna Incontra per presentare l’Adriatic Link ai residenti degli otto Comuni abruzzesi e marchigiani interessati dal progetto: Montesilvano, Città Sant’Angelo, Cappelle sul Tavo, Spoltore e Cepagatti (provincia di Pescara), Silvi (provincia di Teramo), Fano e Cartoceto (entrambi in provincia di Pesaro e Urbino).
 
Cos’è l’Adriatic Link
L'Adriatic Link, lungo circa 270 km di cui 230 in cavo marino, rafforzerà lo scambio di energia nell’asse centrale della penisola, garantendo sicurezza e flessibilità al sistema elettrico nazionale e consentendo di raggiungere gli obiettivi di incremento di energia da fonti rinnovabili. L’opera rientra nel Piano di sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale ed è inserito negli interventi previsti dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), che punta alla decarbonizzazione del sistema energetico entro il 2030.

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