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Testa: “Il futuro governo segua i Saggi di Napolitano: esportiamo servizi elettrici”

where Roma when Mar, 23/04/2013 who roberto

Nella relazione sui problemi economici si parla anche di energia. Nel documento viene evidenziato che “si stanno registrando forti sofferenze finanziarie, che spingono alcuni operatori termoelettrici a mettere in conservazione parte della loro capacità produttiva, con la conseguenza che il mercato elettrico potrebbe tornare a concentrarsi”

Ai più sarà forse sfuggito, ma nel documento redatto dai Saggi nominati dal presidente Giorgio Napolitano, e segnatamente nella relazione dedicata ai problemi economici, sociali ed europei c’è un riferimento preciso alla situazione critica nella quale versa il settore termoelettrico italiano. Lo evidenzia una nota di Assoelettrica.
Si legge nel documento che “sul versante della generazione, esiste una forte capacità produttiva di operatori termoelettrici, che hanno investito negli ultimi anni circa 25 miliardi di euro per l’ammodernamento del parco centrali. Di fronte alla stagnazione della domanda e al crescente ingresso nel mercato di impianti alimentati da fonti rinnovabili, si stanno registrando forti sofferenze finanziarie, che spingono alcuni operatori a mettere in conservazione parte della loro capacità produttiva, con la conseguenza che il mercato elettrico potrebbe tornare a concentrarsi”.
“Questa situazione - prosegue il testo - potrebbe essere trasformata in opportunità, sfruttando la maggiore flessibilità che caratterizza il sistema italiano rispetto a quello di altri Paesi europei come Francia e Germania, dove prevalgono forme rigide di produzione basate sul nucleare e il carbone. Emerge nell’Unione europea una carenza di capacità e di flessibilità della generazione di energia elettrica che per l’Italia deve tradursi in una opportunità economica, diventando un esportatore netto di servizi di flessibilità”.
“L’augurio – conclude il presidente di Assoelettrica Chicco Testa – è che il futuro governo, del quale il Paese ha drammaticamente ed immediatamente bisogno, sappia raccogliere questa indicazione: il sistema termoelettrico italiano, il più moderno ed efficiente d’Europa, non soltanto non va messo in soffitta, ma deve diventare un’opportunità economica per l’Italia e anche per gli altri paesi dell’Unione”.

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