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Testa: “La recessione elettrica rallenta, ma non i prezzi. Ancora troppi squilibri”

where Roma when Mar, 16/04/2013 who redazione

Il presidente di Assoelettrica rileva come l’incompletezza della rete, oltre al crollo della domanda, contribuisca in misura decisiva a mantenere alti i prezzi di borsa

“Come ogni mese si devono trarre conclusioni ed esprimere giudizi ormai cronicamente negativi. Infatti, mentre i dati forniti da Terna parlano di una rallentamento della spirale recessiva, quelli del Gme confermano una condizione di criticità del mercato elettrico che non sembra risolversi”. Così commenta in una nota Assoelettrica i dati elettrici del mese scorso.
“A marzo la domanda di energia elettrica (valore destagionalizzato) è calata dell’1,8 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente ma è cresciuta dell’1,1 in confronto al mese di febbraio. Nello stesso tempo, questo permanere delle difficoltà economiche non si è pienamente riflesso sull’andamento dei prezzi di borsa dell’energia elettrica, che, dopo un calo nei primi mesi dell’anno, ostinatamente oscillano tra i 60 e i 70 euro per MWh”.
“Le cause di questi squilibri sono purtroppo ben note – dichiara il presidente Chicco Testa. “Da una parte la crisi economica ha ridotto la domanda elettrica, dall’altra l’incompletezza della rete contribuisce in misura decisiva a mantenere alti i prezzi di borsa mentre l’esplosione del fotovoltaico gonfia le bollette con oneri di sistema sempre più pesanti che si sommano al prezzo dell’energia vera e propria. In certe contingenze, il prezzo fissato dell’energia elettrica in Sicilia arriva a superare la media nazionale anche del 40 per cento, come nella settimana tra il 4 ed il 10 marzo, quando ad una media nazionale di 60 euro MWh ha corrisposto un prezzo zonale siciliano di 85 euro”.
“I lavori per la realizzazione del nuovo elettrodotto tra Sicilia e continente avanzano tra continue opposizioni e difficoltà burocratiche – rileva ancora Testa. “Se questi ostacoli dovessero perdurare, a ben sette anni dall’avvio del progetto, andrebbe presa in considerazione l’eventualità che in Sicilia l’energia venga distribuita al prezzo zonale e non più in base alla media nazionale”.