torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Tirreno Power: con l’udienza del 17 settembre il processo entra nel vivo

where Genova when Mar, 10/09/2019 who roberto

Il processo vede imputati per disastro ambientale e sanitario colposo 26 tra manager ed ex manager della centrale

Con la prossima udienza fissata per il tirreno-power.jpg17 settembre il processo su Tirreno Power inizia ad entrare nel vivo. Nelle udienze che si sono svolte negli scorsi mesi sono stati sentiti i testimoni dell'accusa, sostanzialmente per un racconto dello svolgimento dell'attività di indagine, dell'acquisizione documentale, con la successione delle autorizzazioni. Il processo vede imputati per disastro ambientale e sanitario colposo 26 tra manager ed ex manager della centrale, i cui gruppi a carbone furono sequestrati dalla Procura nel marzo 2014. Nel capo di imputazione il pubblico ministero parla di eccesso di morbilità e mortalità, citando 298 ricoveri di bambini per patologie respiratorie tra gennaio 2005 e dicembre 2010, 2.161 ricoveri di adulti per malattie cardiovascolari e respiratorie tra gennaio 2005 e dicembre 2010 e 657 morti per malattie cardiovascolari e respiratorie da gennaio 2000 a dicembre 2007.
 
"Il calendario da qui a fine anno è già stato fissato da qui a fine anno - spiega l'avvocato di Greenpeace Alessandro Gariglio -, nonostante la complessità del processo sicuramente nel 2020 avremo una sentenza". Quanto allo studio del Cnr, commenta Gariglio, è "una parte terza non vicina a nessuno che dà evidenza scientifica delle conseguenze dell'utilizzo e dello stoccaggio del carbone in quel contesto ambientale".
 
A marzo il giudice Francesco Giannone ha ammesso tutte le parti civili, una cinquantina, che hanno chiesto la costituzione. Tra le parti civili figurano il ministero della Salute, quello dell'Ambiente, sei associazioni ambientaliste e altre tre associazioni. L'indagine iniziale per omicidio colposo, che coinvolgeva 42 persone tra sindaci ed ex, ex dirigenti provinciali, regionali e vertici aziendali, è stata invece archiviata a ottobre dal giudice Francesco Meloni, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, nell'impossibilità di dimostrare un rapporto diretto tra le emissioni della centrale, sequestrata nel 2014 e oggi attiva solo a metano, e l'aumento della mortalità per tumori.

immagini
tirreno-power
leggi anche: