Per tutti gli isotopi! Ecco come si costruisce la fiducia sociale. Incontro Wec
L’ennesimo sondaggio. Informazione e trasparenza al centro del dibattito promosso da Wec Italia alla Camera dei Deputati. I dati della ricerca Project Tempo: in equilibrio tra 40% degli italiani favorevoli e 40% contrari, allo sviluppo del nucleare nel nostro Paese. Sicurezza e benefici tangibili sui territori decisivi per il giudizio.
La vera sfida sul nucleare si gioca
sulla fiducia dei cittadini e sull’accettabilità sociale: è stato questo il filo conduttore dell’evento “Piattaforma nucleare sostenibile: costruire la fiducia sociale”, organizzato dal World Energy Council Italia e ospitato presso la Camera dei Deputati.
L’Italia, è stato detto, è chiamata ad abilitare una piattaforma di competenze, ricerca e filiera industriale dedicata al nucleare sostenibile, che includa sia le tecnologie di nuova generazione per la fissione, più sicure e modulari, sia la sfida di lungo periodo della fusione, nell’obiettivo comune di decarbonizzare il sistema energetico nazionale, rafforzare la sicurezza energetica e creare nuove opportunità di sviluppo industriale. Per raggiungere questo obiettivo diventa essenziale rafforzare la consapevolezza pubblica e coinvolgere attivamente cittadini e territori, affinché innovazione e sviluppo procedano in un quadro di fiducia, trasparenza e partecipazione condivisa.
La ricerca
Ma che cosa pensano gli italiani sull’argomento? Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati della ricerca condotta da Project Tempo, organizzazione indipendente di analisi sociale e politica attiva in Europa. L’indagine, svolta su un campione di oltre 48mila cittadini italiani ed europei a settembre 2025, evidenzia come il 40% degli italiani si dichiari favorevole allo sviluppo del nucleare e il 40% siano contrari, un dato significativo e stabile in un Paese che da decenni non utilizza questa fonte nel mix energetico.
“La nostra ricerca mostra un’Italia divisa: il 40% degli italiani sostiene lo sviluppo del nucleare, mentre un altro 40% vi si oppone. Il consenso è più forte tra gli elettori di centrodestra, dove raggiunge fino al 60%, e cala sensibilmente al 37% nel centrosinistra. Nonostante l’assenza di un consenso nazionale, l’Italia si colloca in linea con la media europea e mostra un sostegno alla tecnologia nucleare persino superiore a quello di Paesi come la Spagna. È una partita ancora aperta, che determinerà come il Paese intende affrontare una delle sfide energetiche del futuro”, ha commentato Maximo Miccinilli, consulente di Project Tempo.
I dettagli
Secondo l'indagine, gli italiani tendono ad accettare l'energia nucleare quando ne percepiscono i benefici diretti locali: aria più pulita, bollette energetiche più basse, creazione di posti di lavoro e nuovi investimenti in infrastrutture. La resistenza dell’opinione pubblica non appare di natura strettamente ideologica ma anche legata a garanzie concrete e benefici tangibili per le comunità locali. Il 64% degli italiani si dichiara favorevole ai reattori modulari di piccola taglia (smr), un livello di consenso nettamente superiore rispetto ai reattori tradizionali (47%); mentre il 56% degli intervistati immagina per il futuro un sistema energetico ibrido, fondato sulla complementarità tra rinnovabili e nucleare, come via più equilibrata verso la neutralità climatica.
La ricerca sottolinea che sicurezza, sostenibilità e coerenza con gli obiettivi climatici rappresentano prerequisiti fondamentali per l’accettazione pubblica, mentre la percezione di rischi per la salute, l’ambiente e la qualità della vita permangano la barriera più forte alla piena accettazione.
Chi c’era
Il dibattito, presentato su iniziativa e introdotto dall’onorevole Luca Squeri e moderato dal segretario generale di Wec Italia Michele Vitiello, ha visto la partecipazione di Lucy Harris e Maximo Miccinilli, che hanno presentato la ricerca Project Tempo, Francesca Salvemini (ministero dell’Ambiente), Francesca Ferrazza (Eni), Daniela Gentile (Ansaldo Nucleare), Fabrizio Iaccarino (Enel), Valeria Olivieri (Edison), Luigi Di Gregorio (Università della Tuscia), Stefano Monti (Associazione italiana nucleare), Andrea Pillon (Avventura Urbana), Aurora Pinto (GiovaniBlu) e Monica Tommasi (Amici della Terra), Fiorella Corrado (ministero dell’Ambiente) e Marco Margheri (Wec Italia).
La registrazione dell’incontro “Piattaforma nucleare sostenibile: costruire la fiducia sociale” è disponibile al seguente link https://webtv.camera.it/evento/29195
Le slides di presentazione della ricerca di Project Tempo sono disponibili al seguente link. https://www.wec-italia.org/upload/me...


