Elettricità

I segretari generali di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil hanno scritto una lettera ai ministri competenti Gian Luca Galletti (Ambiente) e Federica Guidi (Sviluppo Economico) sottolineando come "la centrale di Tirreno Power sia un impianto simile a molti altri tutt'ora in funzione”. Renzi: “Valuteremo se intervenire”

La situazione della centrale elettrica di Vado Ligure (Tirreno Power) rischia di precipitare verso una probabile chiusura. L’allarme è stato lanciato dai sindacati del settore Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil che - per mano dei segretari generali Emilio Miceli, Carlo De Masi, Paolo Pirani - hanno scritto una lettera ai ministri competenti Gian Luca Galletti (Ambiente) e Federica Guidi (Sviluppo Economico) sottolineando come “la centrale di Vado Ligure sia un impianto simile a molti altri tuttora in funzione, sul quale l'azienda aspetta il permesso di investire, a partire dalla copertura del carbonile e per portare comunque i limiti emissivi a livelli di eccellenza, ma con modalità percorribili”. “Non consentire che ciò possa essere realizzato - concludono la missiva - con tempi e modalità sostenibili, ovviamente nel rispetto dei limiti di legge per le emissioni, rappresenta una sconfitta per tutti. Continuare a tener ferma quella centrale è un atto grave a cui qualcuno, prima o poi, dovrà rispondere”.
Renzi: “Valuteremo se intervenire” - “C'è da valutare se c'è la possibilità di un intervento normativo sulla vicenda di Tirreno Power e della centrale di Vado Ligure”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, secondo quanto riferisce uno dei vertici sindacali di Savona e Imperia che hanno incontrato il capo del Governo, prima che lasciasse lo stabilimento di Piaggio Aerospace che il premier ha visitato questa settimana.