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1,2 miliardi investiti in due anni: così Edison accelera sulla transizione verde

where Milano when Mar, 03/06/2025 who roberto

Presentati a Milano i dati e gli impegni per sostenere la decarbonizzazione energetica. L’ad Monti: “Entro il 2030 contiamo di produrre il 40% di energia decarbonizzata, superando il 90% nel 2040. E sul nuovo nucleare vogliamo esserci”.
di Matteo Cislaghi

Nel biennio 2023-2024 Edison nicolamonticeoedison_0.jpgha investito 1,2 miliardi di euro per sostenere la decarbonizzazione, la flessibilità della rete e i servizi ai clienti. Un impegno che punta a un traguardo ambizioso: entro il 2030 il 70% del margine operativo lordo (Ebitda) sarà generato da attività green. Nel 2024, per la prima volta, queste hanno superato il 50% dell’Ebitda complessivo. I dati sono stati presentati la scorsa settimana a Milano in occasione della conferenza “Futuro in corso”.
Sul fronte ambientale, l’azienda ha ridotto del 15% l’intensità carbonica – da 284 a 240 grammi di CO2 per chilowattora – e ha evitato l’immissione stimata in atmosfera di 2,8 milioni di tonnellate di CO2. Le rinnovabili coprono ora il 27% della produzione elettrica del gruppo, con una capacità installata che ha raggiunto i 2,2 GW, grazie soprattutto a nuovi impianti eolici, fotovoltaici e idroelettrici.
 
Dalle comunità energetiche condominiali ai gas verdi
“Il 2024 segna un punto di svolta per Edison”, ha affermato l’amministratore delegato Nicola Monti (nella foto), “con la sostenibilità che si conferma motore di crescita industriale e valore sociale, coniugando etica e competitività. È un percorso che non si ferma: entro il 2030 contiamo di produrre il 40% di energia decarbonizzata, superando il 90% nel 2040”.
È questo il “Futuro in corso” a cui l’azienda ha dedicato la giornata: “Si tratta di un percorso di sostenibilità dove le scelte di oggi influiranno sull’energia di domani”, ha spiegato l’ad. “Per fare qualche esempio, nelle città parliamo di comunità energetiche condominiali, di pale eoliche sulle colline circostanti, di più spazi verdi fruibili. E dal punto di vista tecnologico di gas verdi come biometano e idrogeno, di eolico galleggiante da industrializzare, di smartlighting pubblico, di nuove centrali a gas ad alta efficienza, fino al nuovo nucleare di piccola taglia: tutte linee su cui siamo coinvolti e su cui vogliamo lavorare ancora di più in futuro”.
 
Il dietrofront verde degli Usa e il gas liquido
Gli investimenti si inseriscono in un piano da 10 miliardi entro il 2030, già allineato per il 70% agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu e, per quasi la metà, alla politica verde europea. Entro cinque anni, Edison punta a spingersi rispettivamente all’85% e al 75%, nonostante la virata anti Esg (environmental, social and governance) degli Stati Uniti di Donald Trump.
“I nostri impegni non cambiano”, ha chiarito in proposito Monti, “da vent’anni realizziamo un rapporto di sostenibilità, ben prima che diventasse ‘di moda’. Con gli Usa abbiamo aperto l’import di Gnl e puntiamo ad allargare questi accordi. Sul fronte del gas ‘tradizionale’, invece, la crescita degli acquisti dall’Algeria, in particolare, ora a quota 40%, ha sostituito l’apporto della Russia”.
Lato mobilità sostenibile, l’azienda ha installato mille colonnine di ricarica e ha fornito Gnl e BioGnl sufficienti a rifornire 17mila mezzi pesanti, confermandosi forte nel biometano. Edison ha inoltre avviato progetti sociali in collaborazione con la fondazione Eos, tra cui iniziative contro la povertà energetica, interventi educativi a Palermo e Napoli e la valorizzazione urbana del distretto Bicocca a Milano.
Nel rating Esg di Sustainalytics, Edison è tra le migliori multiutility a livello europeo, mentre il punteggio di Ecovadis la colloca nel top 1% globale. L’azienda ha anche ottenuto la certificazione per la parità di genere Uni/Pdr 125:2022.
 
Trecento assunzioni all’anno da qui al 2030
Alla crescita del portafoglio industriale si affianca quella occupazionale: oltre ottocento le assunzioni negli ultimi due anni, con il 49% dei nuovi ingressi nelle sedi locali e non direzionali. Entro il 2030 è previsto un ritmo di circa trecento assunzioni annue, con attenzione ai giovani e all’equilibrio di genere. Nel 2024 è stato lanciato anche un progetto di social housing per i neolaureati.
A livello clienti, Edison Energia ha superato i 3 milioni di contratti e ha potenziato la presenza territoriale con duecento nuovi punti vendita. Edison Next ha firmato accordi per 180 MW di nuova capacità green per aziende e Pa, e ha realizzato progetti come quello con Michelin per la decarbonizzazione dello stabilimento di Cuneo.
 
Terenghi: “Un ecosistema capace di crescita sostenibile”
Forte, infine, il legame con il tessuto produttivo italiano: il 97% degli acquisti – per oltre 1,2 miliardi – proviene da fornitori nazionali, in prevalenza piccole e medie imprese. Una scelta che rafforza la filiera e la ricaduta economica sui territori. “Edison ha un ecosistema solido e inclusivo che rappresenta non solo un capitale di relazioni, ma anche un asset strategico, capace di alimentare l’innovazione, creare valore condiviso e crescita sostenibile”, ha affermato Barbara Terenghi, chief sustanability officer. “Una rete costituita da dipendenti e collaboratori, clienti, comunità e territori in cui il gruppo opera e in cui è fortemente integrata coinvolgendo oltre duemila artigiani partner e oltre tremila fornitori”.

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