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L’affaire trivelle nello Ionio, i Verdi attaccano i Cinquestelle

where Roma when Lun, 07/01/2019 who roberto

Dal bollettino petrolifero del 31 dicembre si apprende che il ministero dello Sviluppo economico concede a una compagnia americana tre nuovi permessi su una superficie complessiva di 2200 km/q

I Cinque Stelle di governo, in materia no-triv.jpgdi trivellazioni petrolifere, non sono attenti all’ambiente come quando erano all’opposizione, dicono i detrattori; macchè, si tratta di un atto dovuto derivante dal governo precedente, lavoriamo insieme con chi si oppone per fermare i lavori definitivamente, replicano infastiditi Di Maio, Costa e Crippa. È in questo scambio di accuse gran parte della querelle nata dopo che il verde Angelo Bonelli ha reso noto che il Ministero dello Sviluppo Economico aveva dato il via libera alle trivelle per la ricerca del petrolio nel mar Ionio. Ecco alcune dichiarazioni in libertà.

Cosa dice Bonelli - Nei giorni scorsi il presidente dei verdi Angelo Bonelli aveva reso noto che "in data 31 dicembre 2018 è stato pubblicato sul BUIG (bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle geo risorse) una misura che autorizza tre nuovi permessi (F.R43-44-45.GM) di ricerca petrolifera su una superficie complessiva di 2200 km/q a favore della società americana Global MED LLC, con sede legale in Colorado, Usa”. “La ricerca autorizza l'uso dell'air gun, le bombe d'aria e sonore, che provocano danni ai fondali e alla fauna ittica – prosegue il testo diffuso da Bonelli - : è il regalo di Luigi Di Maio alla Puglia e alla Basilicata dopo Ilva e le autorizzazioni alla Shell rilasciate dal Ministero dell'Ambiente”.

Cosa dice il ministro dello Sviluppo economico Luigi  Di Maio - "Oggi mi si accusa di aver autorizzato trivelle nel mar Ionio. È una bugia. Queste ‘ricerche di idrocarburi’ (che non sono trivellazioni) erano state autorizzate dal Governo precedente e in particolare dal Ministero dell'Ambiente del Ministro Galletti, che aveva dato una Valutazione di Impatto Ambientale favorevole. A dicembre, un funzionario del mio ministero ha semplicemente sancito quello che aveva deciso il vecchio Governo. Non poteva fare altrimenti, perché altrimenti avrebbe commesso un reato". È quanto scrive su Facebook Luigi Di Maio. "Ho letto che il Governatore della Puglia intende impugnare queste autorizzazioni. Sono contento, non chiedo altro, spero che un giudice blocchi quello che da qui non potevamo bloccare senza commettere un reato a carico del dirigente che doveva apporre la firma. Ma non sarà 'un ricorso contro Di Maio', bensì sarà un ricorso di un governatore del Pd contro una autorizzazione rilasciata dal Pd".

Cosa dice il ministro dell’Ambiente Sergio Costa - "Da quando sono Ministro non ho mai firmato autorizzazioni a trivellare il nostro Paese e i nostri mari e mai lo farò. Non sono diventato Ministro dell'Ambiente per riportare l'Italia al Medioevo economico e ambientale. Anche se arrivasse un parere positivo della Commissione Via, non sarebbe automaticamente una autorizzazione", ha aggiunto il ministro dell'Ambiente Sergio Costa in un post su Facebook, dove annuncia di essere al lavoro assieme al Mise per inserire nel dl Semplificazioni una norma per lo stop a 40 permessi pendenti”.

Cosa dice il sottosegretario all’energia Davide Crippa - "Lasciando da parte inutili e sterili polemiche - afferma - , sono più che disponibile ad incontrare le associazioni, convinto che un lavoro a più mani ci possa permettere di fermare nel modo più celere queste trivellazioni". "Ho la netta sensazione - scrive anch’egli in un post su Facebook - che la questione stia ormai assumendo dei caratteri di disinformazione voluti. Tant'è che si omettono informazioni definitive e fondamentali per screditare questo esecutivo. L'iter di rigetto è avviato per 7 permessi di ricerca del petrolio in Adriatico e nel Canale di Sicilia”.

Cosa dice il governatore della Puglia, Michele Emiliano - "È insopportabile la bieca ipocrisia di chi, dopo aver finto di lottare al nostro fianco, appena giunto al Governo del Paese anche grazie ai tanti elettori sensibili a questo argomento, ora assume le medesime condotte dei governi precedenti che si volevano contrastare con la richiesta di referendum antitrivelle".

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