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All'Aquila il TAR rinvia la decisione sulla centrale a metano al 2023

where L'Aquila when Lun, 13/06/2022 who roberto

L'entrata in funzione del metanodotto “Linea adriatica” è prevista addirittura nel 2034

Il Tribunale amministrativo no-snam.jpgdel Lazio ha rinviato al 25 gennaio 2023 l'udienza relativa alla concessione dell'Autorizzazione integrale ambientale (Aia) per la centrale di compressione del metano da realizzare a Case Pente di Sulmona, nell'aquilano peligno, progetto fortemente contestato dagli ambientalisti che hanno presentato ricorso contro la sua realizzazione.

 
Doppio rinvio
L'udienza, fissata il 18 maggio, è stata rinviata prima a giugno, per un attacco informatico che ha reso impossibile al ministero della transizione Ecologica di fornire la necessaria documentazione sull'impianto, e poi al 25 gennaio con l'accoglimento, da parte del Tar, della richiesta dell'Avvocatura dello Stato che contestava la mancanza dei termini a difesa per il procedimento.
 
Ambientalisti: che senso ha?
"Considerato che la vertenza sull'Aia non si risolverà che tra 7 mesi, salvo ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, e che l'entrata in funzione del metanodotto 'Linea adriatica' è prevista addirittura nel 2034, è più che lecito domandarsi che senso ha continuare a considerare strategica un'opera della quale il nostro Paese non ha alcuna necessità e che risulta inclusa tra le infrastrutture comunitarie solo per poter fruire dei finanziamenti dell'Europa".  Lo ha detto Mario Pizzola responsabile del comitato ambiente Sulmona che insieme al Forum ambientalista e al Coordinamento no hub del gas ha presentato ricorso contro l'autorizzazione rilasciata ad aprile 2021 dal ministro della transizione Ecologica, Roberto Cingolani, per l'esercizio della centrale di spinta del gas naturale in valle Peligna. Tra gli argomenti del ricorso, ha spiegato Pizzola, una relazione dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di 2 anni fa sul rischio sismico a cui sarebbe sottoposto il sito in cui sarà costruito l'impianto.

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