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L’altra stangata. I prezzi dei carburanti sono al record storico da oltre otto anni

where Roma when Lun, 31/01/2022 who roberto

Dal 25 gennaio 2021 un pieno da 50 litri costa 15 euro e 12 cent in più per la benzina e 15 euro e 3 cent in più per il gasolio

La benzina ha raggiunto un benzina-cara.jpgnuovo record storico, che non si registrava dal 9 settembre 2013, e anche il gasolio replica il primato del 13 gennaio 2014, 8 anni fa. A ricordarlo è l’Unione Nazionale Consumatori che riporta i dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica, secondo i quali la benzina, in modalità self service, raggiunge quota 1,779 euro al litro, il gasolio 1,647 euro al litro.  "In appena 4 settimane i prezzi dei carburanti hanno recuperato, con gli interessi, quanto avevano perso in un mese e mezzo, con la discesa ininterrotta registrata da metà novembre fino alla fine dell'anno scorso" afferma il presidente Massimiliano Dona. 
 
In un anno il pieno costa 15 euro in più

"In una sola settimana il rincaro, per un pieno da 50 litri, è di oltre 1 euro, 1 euro e 22 cent per la benzina e 1 euro e 35 cent per il gasolio. In meno di un mese, dall'inizio dell'anno, un litro di benzina è aumentato di quasi 6 cent (5,90), pari a 2 euro e 95 cent a pieno, il gasolio di oltre 6 cent (6,18), equivalenti a 3 euro e 9 cent per un rifornimento, pari a 74 euro su base annua" prosegue Dona. "In un anno esatto, dalla rilevazione del 25 gennaio 2021, quando la benzina era pari a 1.476 euro al litro e il gasolio a 1.346 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 15 euro e 12 cent in più per la benzina e 15 euro e 3 cent in più per il gasolio, con un'impennata, rispettivamente, del 20,5% e del 22,3%. Un balzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 363 euro all'anno per la benzina e a 361 euro per il gasolio" conclude Dona.
 
Assoutenti: intervenire su IVA e accise

“Siamo in presenza di una vera e propria emergenza, perché gli incrementi dei listini dei carburanti hanno effetti negativi sull’intero sistema economico – spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – . Oltre ad aggravare la spesa degli italiani per i rifornimenti, il caro-benzina determina maggiori costi in capo a industrie e imprese, causa aumenti dei prezzi al dettaglio e ha ripercussioni sull’inflazione. Famiglie e attività produttive sono così schiacciate sia dal caro-bollette, sia dall’escalation dei prezzi di benzina e gasolio, ed è necessario un intervento del Governo perché, senza misure per contenere la crescita dei prezzi, il potere d’acquisto dei cittadini subirà un duro contraccolpo e le conseguenze si faranno sentire direttamente sui consumi”.
“Occorre introdurre strumenti in grado di sterilizzare l’Iva e ridurre le accise (voci che, sommate, pesano per il 60% su ogni litro di benzina venduto in Italia) quando i prezzi alla pompa salgono oltre una certa soglia. Solo così sarà possibile contenere la crescita dei listini e limitare gli effetti indiretti del caro-benzina sui prezzi dei prodotti trasportati e sui costi per industria e imprese”.

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