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Antitrust apre un’istruttoria per il cartello fra i distributori a Livigno

where Roma when Lun, 11/04/2022 who roberto

Dal 2012 gli operatori si scambierebbero informazioni, così da concordare i prezzi futuri da praticare alla pompa in un'area con un particolare regime fiscale sui carburanti

L'Autorità garante della concorrenzadistributore-livigno.jpg e del mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di undici società che gestiscono (o hanno gestito fino a tempi recenti) distributori di carburanti nella zona extra-doganale di Livigno per un presunto cartello. Lo comunica l'Antitrust in una nota, specificando che, secondo l'istruttoria, dal 2012 gli operatori si scambiano informazioni in modo da concordare i prezzi futuri da praticare alla pompa, in un'area che, proprio per il particolare regime fiscale sui carburanti, ha un importante rilievo commerciale e attira consumatori anche da zone limitrofe. Questo procedimento non ha alcun collegamento con gli approfondimenti che l'Antitrust sta eseguendo sui recenti rincari del prezzo dei carburanti.
 
Dal 2014 lo stesso prezzo in tutti i distributori
L'istruttoria trae origine da precedenti indagini eseguite dalla Guardia di Finanza. In particolare, nel dicembre 2021, la GdF ha trasmesso all'Autorità documentazione comprovante il fatto che, a partire dal 2012, è in atto uno scambio di informazioni tra gli operatori attivi a Livigno in modo da concordare i prezzi da praticare alla pompa. L'Antitrust, utilizzando la banca dati del ministero dello Sviluppo economico (OsservaPrezzi Carburanti), ha potuto verificare che dal 2014 ad oggi i dodici impianti di distribuzione di carburante che si trovano a Livigno hanno sempre praticato lo stesso prezzo per benzina e gasolio. L'istruttoria intende verificare, tra l'altro, se i prezzi dei carburanti a Livigno, a causa del presunto cartello, siano aumentati più di quanto ci si sarebbe potuto attendere in presenza di una libera concorrenza tra operatori, a danno dei consumatori finali. Oggi i funzionari dell'Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di alcune delle società interessate con l'ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

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