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​Assogas vuole concorrenza e sviluppo delle reti per il mercato italiano

where Roma when Lun, 02/12/2013 who redazione

È il messaggio lanciato dal presidente di Assogas alla decima commissione del Senato  che sta indagando sui prezzi dell’energia

Promozione della concorrenza, sviluppo infrastrutturale e modernizzazione della governance per garantire reali dinamiche competitive nel settore energetico. È questo il messaggio che il presidente di Assogas, Stefano Bolla, ha lanciato durante la sua audizione al Senato nell'ambito dell'Indagine sui prezzi dell'energia elettrica e del gas.
L’Associazione - recita una nota - crede che solo lo sviluppo di un mercato totalmente libero, e quindi concorrenziale, possa tutelare veramente i consumatori assicurando loro benefici duraturi.
La liberalizzazione del mercato gas “deve essere, quindi, correttamente interpretata come un’opportunità per i consumatori ed una sfida per le aziende che vi operano, che devono impegnarsi nella acquisizione nonché nella continua fidelizzazione di clienti consapevoli e, pertanto, sempre più esigenti”.
Per questo Assogas propone di aprire una riflessione circa la necessità di ridurre il bacino dei consumatori oggetto della tutela di prezzo da parte dell’AEEG: bisogna tutelare meno ma meglio, vale a dire ridurre in maniera consistente la dimensione del mercato sotto tutela, che oggi ancora supera i 19 milioni di clienti, e, nello stesso tempo, prevedere interventi mirati ed efficaci per chi si trova in condizioni di reale ed oggettivo disagio.
È poi indispensabile che il libero mercato, sia per svilupparsi che per assestarsi su buoni livelli di efficienza, debba inserirsi in un contesto infrastrutturale e regolatorio adeguato. Serve certamente sviluppare le infrastrutture per assicurare una buona liquidità del mercato interno e, in quest’ottica, il progetto di trasformare l’Italia nel principale hub del gas sud-europeo, favorendo così un allineamento con i prezzi degli altri Paesi europei, appare certamente rilevante per i consumatori finali.
A questo proposito l’Associazione auspica tuttavia che, d’ora in avanti, sia lasciato ai mercati di guidare, attraverso le spinte della competizione, la richiesta e la realizzazione di nuove ulteriori infrastrutture, oltre a quelle già pianificate e in via di realizzazione, senza così farle gravare sulle bollette. Nel corso dell’intervento è stata evidenziata anche la questione delle prossime gare d’ambito per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale.
Il presidente Bolla, pur condividendo pienamente le finalità della riforma, ha voluto ribadire l’assoluta contrarietà alle “regole del gioco”, ossia al metodo con cui la selezione verrà eseguita, che impedisce a molti operatori di partecipare alle gare. Infatti, “non è un mistero che la scelta di partire da ambiti troppo grandi (cosiddetti ATEM), spesso caratterizzati dalla presenza di operatori dominanti sul territorio dell’ambito stesso, renderà nei fatti, nonostante l’obbligo di affidamento tramite gara, meno contendibili le gestioni, come ha anche recentemente dimostrato uno studio Bocconi”.
 

 
 

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