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Assogasliquidi, in lieve calo i consumi di Gpl nel 2018, corre il GNL

where Roma when Lun, 01/04/2019 who roberto

Per il Presidente Franchi, "servono misure concrete per favorire la diffusione del GPL e lo sviluppo del GNL, due fonti pulite, già pronte e disponibili, che possono aiutare a combattere l'inquinamento dell'aria"

Nel 2018 i consumi di GPL in Italiabombole-gpl.jpg ammontano a 3,3 milioni di tonnellate, in leggero calo rispetto all’anno precedente; continua invece la crescita del GNL: +56% di consumi nel 2018. È quanto emerge dall’Assemblea annuale di Assogasliquidi, l'Associazione di Federchimica che rappresenta il settore dei gas liquidi, dalla quale emerge che, se si convertisse a GPL il 50% dei veicoli a benzina da Euro 0 a Euro 4, si risparmierebbero ogni anno 1,3 milioni di tonnellate di CO2 e 1.000 tonnellate di NOx.
 
Il 2018 ha visto un fabbisogno in termini di consumi globali di GPL pari, secondo le stime del Ministero dello Sviluppo Economico, a 3,3 milioni di tonnellate, di cui 1,7 milioni per uso combustione e 1,6 milioni per uso autotrazione. Il dato è in linea con la media degli ultimi cinque anni e in leggera flessione (-2,8%, di cui -2,5% nel settore combustione e -3,1% nel settore autotrazione) rispetto al 2017. Risalgono, invece, nei primi due mesi del 2019: 355.000 tonnellate, in crescita del 10,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ripartiti in 222.000 per uso combustione (+15%) e 133.000 per uso autotrazione (+3,1%).

Nel settore auto, le immatricolazioni di nuovi veicoli hanno registrato nel 2018 una riduzione del 3,5%, in linea con l'andamento del mercato dell'auto, con una quota sulle immatricolazioni totali invariata rispetto all'anno precedente e pari al 6,5%. Nei primi due mesi dell'anno, invece, le immatricolazioni di auto GPL sono cresciute del 3,1%.  Il 2018, inoltre, ha confermato la forte crescita del GNL, sia sul fronte dei consumi, aumentati del 56%, sia su quello delle stazioni di servizio, più che raddoppiate negli ultimi dodici mesi.
 
L'Assemblea è stata preceduta dalla tavola rotonda "Il settore dei gas liquefatti. Piena legalità e rispetto dell'ambiente", che ha visto la partecipazione di relatori di primario rilievo del mondo istituzionale e scientifico ed è stata occasione per fare il punto sul settore, sugli scenari futuri e sulle novità in termini normativi. Le recenti novità introdotte in materia di distribuzione e di vendita di GPL con la Legge di Bilancio 2019, hanno rafforzato ulteriormente i profili di legalità e il quadro sanzionatorio del settore: "La migliore identificazione dei requisiti degli operatori del settore e un sistema di sanzioni più severo - ha detto Francesco Franchi, Presidente di Assogasliquidi - rappresentano due utili strumenti che contrasteranno i comportamenti illeciti, a vantaggio della sicurezza e della qualità del servizio al consumatore".  "Assogasliquidi ritiene che la strada della legalità, grazie a questo ancor più stringente controllo sulla piena compliance delle imprese, sia imprescindibile: il 2019 sarà l'anno dell'applicazione dei nuovi adempimenti, su cui le istituzioni coinvolte saranno chiamate a rafforzare il coordinamento per la repressione degli illeciti, in particolare il riempimento abusivo di bombole e piccoli serbatoi", ha aggiunto Franchi.
 
“I dati mostrano che le auto a benzina ricadono per il 78% nelle classi più inquinanti, da euro 0 a euro 4, per un totale di 14 milioni di auto - ha proseguito Franchi - Se solo si convertisse a GPL il 50% di questi veicoli, si otterrebbe un vantaggio ambientale e per la salute umana enorme, pari a 1,3 milioni di tonnellate all'anno di CO2 e circa 1.000 tonnellate all'anno di NOx (precursore della formazione di polveri sottili). Diventa pertanto utile e conveniente, sia dal punto di vista ambientale che economico, incentivare tali conversioni".  Secondo Assogasliquidi, servirebbero pertanto misure di promozione per l'acquisto di auto a GPL, misure di premialità sulla tassa automobilistica, accesso alle ZTL e la conferma dell'esclusione dai blocchi del traffico.

Per quanto riguarda l'utilizzo dei combustibili nel settore termico, anche alla luce dei numerosi studi scientifici realizzati da istituti di ricerca pubblici, che hanno evidenziato il forte impatto in termini di emissioni inquinanti degli impianti a biomassa (legna e pellet), l'Associazione auspica l'adozione di misure che limitino l'uso di tali impianti, particolarmente nocivi per l'aria e la salute umana.
Per questo, sarebbe auspicabile un'inversione di rotta delle scelte pubbliche finora adottate, introducendo una revisione degli strumenti di incentivazione, come il conto termico e le detrazioni fiscali, riservando il primo solo agli impianti classificati almeno in classe 4, in sostituzione di impianti più vetusti, e concedendo le seconde esclusivamente agli impianti con classe emissiva pari a 5.
 
Nel corso della mattinata è stata anche evidenziata la notevole crescita del GNL. "Il 2018 ha visto un forte sviluppo della rete di distribuzione del GNL quale carburante per il trasporto pesante e per le utenze industriali off-grid. Inoltre, è stato inaugurato il primo cantiere per un deposito di Small Scale LNG in Sardegna e stanno andando avanti gli iter autorizzativi per le altre infrastrutture, a testimonianza del grande impegno ed interesse delle imprese a investire in questa fonte, pulita e dalle enormi potenzialità", ha spiegato Franchi.
 
"Assogasliquidi sta collaborando con le istituzioni competenti per giungere al completamento di quanto ancora necessario dal punto di vista normativo e tecnico per garantire lo sviluppo dell'infrastruttura di approvvigionamento e distribuzione del GNL. È indispensabile che l'Italia non solo sfrutti i vantaggi ambientali di questa fonte ma intercetti anche il traffico marittimo nel Mediterraneo, con benefici per la cantieristica navale, il turismo e la movimentazione merci". "È necessario - ha concluso Franchi - intraprendere azioni che favoriscano lo sviluppo delle infrastrutture e del GNL, quali ad esempio norme di defiscalizzazione per la costruzione di depositi e/o distributori di GNL nei porti e tariffe portuali che agevolino l'utilizzo di mezzi marittimi a GNL".

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