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Benzinai, scatta lo sciopero. Pompe chiuse fino a venerdì mattina

where Roma when Lun, 10/12/2012 who roberto

Per i gestori “nemmeno un governo tecnico è riuscito a costringere le compagnie petrolifere a far rispettare gli impregni sottoscritti a luglio”. Replica Up: “Richieste pretestuose per un mercato in crisi”. Pieno a rischio anche tra Natale e Capodanno

Fumata nera al tavolo benzinai. I gestori non trovano l’accordo con le compagnie e confermano lo sciopero, che scatta quindi come previsto alle 19 dell’11 dicembre per concludersi alle 7 di venerdì 14 sulla rete ordinaria; sulla rete autostradale, invece, impianti chiusi dalle 22 di martedì alle 22 di giovedì.
Il tentativo del sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, di scongiurare l’agitazione non ha quindi avuto successo.
“Nemmeno il governo dei tecnici – affermano in una nota congiunta Fegica Cisl, Figisc-Anisa Confcommercio e Faib Confesercenti – trova la forza e gli strumenti adatti per costringere le compagnie petrolifere a rispettare le leggi vigenti e che esso stesso ha introdotto”. Come noto, i gestori lamentano una sostanziale inadempienza da parte dei petrolieri a rispettare gli impegni sottoscritti il 27 luglio, che avrebbero dovuto portare a trattative sui temi più controversi, dai rinnovi contrattuali all’utilizzo delle carte di credito, fino agli oneri a carico dei distributori. I gestori parlando quindi di “comportamenti che costituiscono una vera aggressione nei confronti di circa 24mila piccole imprese di gestione e di oltre 120mila lavoratori occupati nel settore”.
Accuse, queste, che le compagnie rispediscono al mittente. L’Unione petrolifera parla infatti di richieste “del tutto pretestuose e non corrispondenti alle reali condizioni di un mercato in forte contrazione”. Anzi, proseguono i petrolieri, le “singole aziende hanno confermato, nel rispetto della normativa di settore, la loro disponibilità al confronto e ad individuare soluzioni per le specifiche situazioni di sofferenza”.
Di “passi avanti” parla anche il comunicato ufficiale del ministero, che però registra “distanze” per quanto riguarda ‘‘le condizioni economiche d’esercizio degli impianti”. I gestori, infatti, avevano posto come condizione per revocare lo sciopero il pagamento da parte delle compagnie di due centesimi a gestore come acconto sulla futura contrattazione. Disponibilità che, evidentemente, non c’è stata e pertanto lo sciopero si farà.
I rifornimenti potrebbero essere a rischio, avvertono ancora i gestori, anche nella settimana prima di Natale. Inoltre, tra il 25 dicembre e Capodanno, per gli automobilisti non sarà possibile pagare il pieno attraverso le carte di credito e il pago bancomat “per protesta contro il rifiuto delle banche ad applicare la norma di legge che prevede la gratuità dell’utilizzo della moneta elettronica, sia per i gestori che per i consumatori, per il pagamento dei rifornimenti fino a 100 euro”, sottolinea la nota dei benzinai.

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