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Bollette, l’Antitrust avvia istruttoria 13 aziende energetiche: contratti poco trasparenti

where Roma when Lun, 12/10/2020 who roberto

Nel mirino dell’AGCM ci sono Enel Energia, Optima, Green Network, Illumia, Wekiwi, Sentra, Olimpia-Gruppo Sinergy, Gasway, Dolomiti Energia, E.On, Axpo, Audax, Argos

L’Antitrust ha avviato 13 procedimentifattura.jpg istruttori nei confronti delle società Enel Energia, Optima, Green Network, Illumia, Wekiwi, Sentra, Olimpia-Gruppo Sinergy, Gasway, Dolomiti Energia, E.On, Axpo, Audax, Argos. L’accertamento riguarda la mancanza di trasparenza nell’indicazione delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero. I rilievi formulati dall’Autorità si riferiscono sia alla documentazione contrattuale sia alla comunicazione promozionale. Lo riferisce una nota del Garante del mercato.
 
Poca chiarezza sui costi in bolletta - L’analisi delle principali offerte commerciali sul mercato libero proposte dalle società ha rivelato l’esistenza di diversi profili critici delle informazioni rese in ordine alle voci che concorrono alla formazione del prezzo complessivo dell’energia elettrica e del gas, comprensive di oneri che, una volta riportati in bolletta, vengono posti a carico dei consumatori. In particolare, all'Antitrust risulta che prima della sottoscrizione del contratto gli utenti non siano stati adeguatamente informati dell’esistenza di alcune voci di costo aggiuntive al prezzo della componente energia, con la conseguenza che solo al momento della ricezione delle bollette essi si rendono conto degli effettivi costi delle forniture di energia elettrica e gas applicati da queste imprese, risultanti superiori alle attese. In molti casi, si legge ancora nella nota, gli oneri di commercializzazione non sono indicati nel loro esatto ammontare, oppure alcuni oneri previsti dal contratto non trovano fondamento in una corrispondente attività. Talvolta, invece, altre voci di costo risultano impropriamente addebitate agli utenti in caso di recesso anticipato, a titolo di penale o sotto forma di storno dei bonus concessi per incentivare l’adesione alle offerte commerciali.
 
Comportamenti in violazione del Codice del Consumo - Con l'avvio di questi procedimenti l'Autorità intende accertare l'esistenza di condotte relative alle offerte di fornitura dell'energia elettrica e del gas sul mercato libero che contrastino con le norme del Codice del Consumo, nei casi in cui le condizioni economiche prospettate nella documentazione contrattuale o promozionale da parte dei vari operatori del settore risultino ingannevoli, inadeguate o omissive. L'indagine attiene anche alle condotte aggressive poste in essere da alcuni di detti operatori, laddove prevedono l'applicazione di penali in caso di recesso o applichino costi per servizi non resi, onde sanzionare i comportamenti pregiudizievoli per i clienti domestici e non domestici di piccole dimensioni e così dissuaderne la futura reiterazione. Tali comportamenti potrebbero integrare, del resto, anche una condotta non diligente, in violazione dell'art. 20 del Codice del Consumo.
 
La replica di Enel Energia - In relazione al procedimento avviato dall’AGCM, Enel Energia ha fatto sapere che l’azienda “applica, nelle proprie proposte commerciali, gli oneri di commercializzazione definiti dall’Autorità di settore (ARERA), rimandando ai relativi provvedimenti, pubblicati e aggiornati periodicamente dalla stessa Autorità. Enel Energia ritiene di aver sempre operato nel rispetto del principio di trasparenza, che considera un valore fondante del rapporto con i propri clienti e confida di poter dimostrare in ogni sede la rispondenza del proprio operato a questo principio”.
 
Le reazioni dei consumatori - “Il mercato libero dell’energia è una vera e propria trappola per i consumatori, perché le società attirano clienti attraverso la promessa di risparmi sulle bollette che, tuttavia, non sempre si verificano nella realtà – spiega Consumerismo una No profit, lobby dei consumatori – .Spesso, infatti, gli sconti proposti sono limitati a precisi periodi di tempo, generalmente un anno, e allo scadere del contratto le tariffe salgono sensibilmente. In altri casi i risparmi esistono solo al di sotto di certe soglie di consumo, superate le quali scattano pesanti sovraprezzi per gli utenti. Molte società, inoltre, giocano sulla componente materia prima senza indicare adeguatamente i costi di approvvigionamento e gli altri oneri in bolletta”. “Se, come risulta dagli ultimi dati dell'Authority, nel 2019 i clienti domestici che sono passati al mercato libero hanno pagato mediamente il 26% per l’approvvigionamento dell’energia elettrica, è di tutta evidenza che o i consumatori sono dei kamikaze o evidentemente hanno aderito senza comprendere fino in fondo le informazioni fornite dalla società" afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori. "Oltre a offerte commerciali poco chiare, il problema è che le bollette dell'energia, nonostante tutti gli sforzi profusi, continuano ad essere un mistero irrisolto di questo Paese, un rompicapo inestricabile”.

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