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Bollette. I costi di dispacciamento fanno aumentare l’elettricità del 3,3%. In calo il gas

where Milano when Lun, 29/06/2020 who roberto

L’aumento delle bollette elettriche per il prossimo trimestre è legato, secondo Arera, ai costi per il funzionamento del sistema. Risparmi per la famiglia-tipo di 212 euro/anno complessivi

Dopo i forti ribassi del secondo bollette-energia.jpgtrimestre (-18,3% l’elettricità e -13,5% il gas), nel terzo trimestre del 2020 per la famiglia in tutela ancora un calo per la bolletta del gas, -6,7%, e un rialzo per la bolletta dell’elettricità, +3,3%, legato ai costi per il funzionamento del sistema.
 
Per quanto riguarda gli effetti sui consumatori (al lordo delle tasse), rispetto allo scorso anno la famiglia tipo beneficia di un risparmio complessivo di 212 euro/anno. Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° ottobre 2019 e il 30 settembre 2020) sarà di circa 496 euro, con una variazione del -12,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2018 – 30 settembre 2019), corrispondente a un risparmio di circa 69 euro/anno.
 
Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.006 euro, con una variazione del -12,4% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 143 euro/anno. Il rialzo della bolletta elettrica, in un contesto di mercati all’ingrosso che registrano i primi segnali di ripresa dopo il crollo dei prezzi registrato nel secondo trimestre, è sostanzialmente legato ad un aumento dei costi per il funzionamento ed equilibrio del sistema (costi di dispacciamento). In generale, questi costi tendono ad aumentare nei periodi caratterizzati da bassi consumi in cui è necessaria una maggiore “movimentazione” degli impianti nel mercato per il servizio di dispacciamento. Le misure di contenimento dell’epidemia, riducendo la domanda elettrica, hanno contribuito ad aumentare il fabbisogno di risorse per il dispacciamento.
 
L’Autorità sta comunque completando alcune analisi, nell’ambito delle attività di monitoraggio dei mercati che le competono, al fine di meglio valutare l’aumento di questi costi, anche tenendo conto dell’assetto strutturale del sistema elettrico nazionale. Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, nell’energia elettrica l’aumento è legato al rialzo della componente materia energia, a sua volta determinato da un aumento del +3,6% della voce di dispacciamento (PD), controbilanciato da un -0,3% della voce energia (PE). Invariati gli oneri generali e le tariffe regolate di rete (trasmissione, distribuzione e misura), nonostante la riduzione del gettito dovuta al calo della domanda e l’incremento del peso degli incentivi per le fonti rinnovabili.
 
Per il gas naturale l’andamento è determinato da un forte calo della spesa per la materia prima (-7% sulla spesa della famiglia tipo), legata alle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, in parte controbilanciato da un lieve aumento delle tariffe regolate di trasporto e distribuzione (+0,3%), determinato da una revisione prudenziale della componente di perequazione della distribuzione. Stabili gli oneri generali. Si arriva così al -6,7% per l’utente tipo in tutela.
 
“L’utilizzo della flessibilità finanziaria ancora presente nel sistema e l’intervento straordinario previsto dal DL Rilancio - afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – ci hanno consentito di lasciare invariati gli oneri generali. Non è detto che nei prossimi trimestri, con l’auspicabile ritorno dei consumi ai livelli pre-crisi e la conseguente ripresa dei mercati all’ingrosso, si confermino tali condizioni, ma in questa fase di rilancio dell’economia, dopo il periodo di lockdown, era necessaria ogni misura in grado di consentire alle imprese e alle famiglie di riprendere il ritmo”.

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