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Cara energia. Confartigianato. Prezzi per famiglie e imprese +49,8% sul 2021

where Milano when Lun, 06/10/2025 who roberto

Un dato quasi triplo rispetto all'inflazione complessiva accumulata nello stesso periodo, pari al 17%. il costo dell'elettricità delle piccole imprese è anche il prelievo fiscale e parafiscale in bolletta in Italia è più che doppio rispetto alla Ue. Gas Intensive chiede che nel Decreto Energia venga disegnato un servizio di liquidità ben disegnato che possa consentire una maggiore integrazione tra il mercato italiano e quelli confinanti.

L'energia resta una delle voci di pmi-credit-ispi.jpgspesa più pesanti per famiglie e imprese italiane. Secondo Confartigianato, i prezzi al consumo di elettricità, gas e altri combustibili rilevati tra gennaio e luglio 2025 sono superiori del 49,8% rispetto alla media del 2021. Un dato quasi triplo rispetto all'inflazione complessiva accumulata nello stesso periodo, pari al 17%.
Lo scorso anno i settori a maggiore prevalenza di micro e piccole imprese hanno pagato l'elettricità 8 miliardi, con 1,6 miliardi di maggiori costi rispetto alla media europea. Secondo la confederazione a "gonfiare" il costo dell'elettricità delle piccole imprese è anche il prelievo fiscale e parafiscale in bolletta che in Italia più che doppio (+117,4%) rispetto a quello medio dell’Ue a 27.
La rilevazione è presentata alla 21esima edizione dell'annuale convention Energies and Transition Confartigianato High School, organizzata da Confartigianato.
Nel luglio scorso si osserva un calo tendenziale del 2% nei prezzi energetici rispetto al luglio 2024, ma i rincari sono evidenti sul lungo periodo. Gli aumenti in questi quattro anni non sono stati uniformi sul territorio.
"Per ridurre l'impatto del caro-energia su imprese e famiglie - sottolinea il presidente di Confartigianato Marco Granelli - occorrono interventi su più fronti: riduzione del carico fiscale in bolletta che penalizza soprattutto le piccole imprese, diversificazione delle fonti di approvvigionamento, sostegno convinto delle rinnovabili, investimenti per incentivare lo sviluppo dell'idrogeno come vettore energetico strategico, senza trascurare la ricerca sul nucleare pulito, puntando sulle opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche introdotte con i reattori di nuova generazione".
 
Gas Intensive: serve più coraggio
Il coordinamento dei grandi consumatori energìvori di metano riuniti in Gas Intensive accoglie con favore l’imminente approdo in Consiglio dei Ministri del nuovo decreto Energia, un passaggio che rappresenta una tappa cruciale nella strategia del Governo per la riduzione strutturale del costo dell’energia, priorità più volte ribadita dal Presidente del Consiglio e dal Ministro Pichetto Fratin. In particolare, la norma per azzerare il divario di prezzo del gas tra il Psv italiano e il Ttf olandese, già prevista da alcuni emendamenti al precedente DL Bollette e non approvata in fase di conversione, risponde all'esigenza di correggere una distorsione che da anni penalizza la competitività delle nostre imprese manifatturiere rispetto ai concorrenti europei.
Il cuore tecnico della misura è rappresentato dall’introduzione del cosiddetto servizio di liquidità: un meccanismo di mercato che punta a rafforzare la liquidità sul Psv, stabilizzare i prezzi verso il basso e limitare la volatilità che ha caratterizzato il mercato nazionale negli ultimi anni. Il servizio di liquidità – se ben disegnato e implementato – può consentire una maggiore integrazione tra il mercato italiano e quelli confinanti, attrarre nuovi carichi di gnl e allineare i prezzi italiani a quelli europei, senza introdurre distorsioni tra i diversi punti di ingresso della rete o penalizzare i contratti lungo termine, fondamentali per la sicurezza degli approvvigionamenti.
Tuttavia, rileva l’associazione Gas Intensive, la reale efficacia della misura dipenderà dalla sua scrittura tecnica. Soluzioni alternative, come il rimborso diretto del differenziale su alcuni volumi di gas, rischiano di creare nuove distorsioni e contenziosi, penalizzando l’intero sistema. L’Italia ha ora l’opportunità di adottare una misura strutturale e innovativa: è essenziale non sprecarla con scelte normative deboli o compromesse.

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