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Carburanti. La Ue rinnova le etichette (fra i commenti da bar)

where Milano when Lun, 15/10/2018 who michele

Dal 12 ottobre con la direttiva Dafi sono stati aggiornati i simboli e le sigle per i diversi prodotti

dafi-nuove-etichette-carburanti-2018.jpgFra i prevedibili commenti da bar dei consumatori meno informati, i quali pensano che si tratti di un eccesso normativo della Ue come le misure delle banane, il 12 ottobre è entrata in vigore la direttiva Dafi, che aggiorna alle nuove condizioni di mercato le etichette di classificazione dei carburanti e degli altri prodotti per automobili.
Le vecchie normative, infatti, non rispondevano più alla gamma attuale di prodotti per i veicoli, e le specifiche tecniche dei veicoli non trovavano più rispondenza con le classificazioni dei prodotti.
Così dai giorni scorsi i simboli sui diversi tipi di carburante si trovano sui veicoli nuovi in prossimità del tappo del serbatoio, in ogni stazione di servizio sul distributore e sulla pistola della pompa.

Le nuove etichette carburante sono in attuazione del regolamento europeo 2014/94, recepito in Italia con un decreto legislativo del 2017.
Tutto è nato, spiegano all'Unione Petrolifera (Up), "dall'esigenza di rendere uniforme, in un contesto di sviluppo dei carburanti alternativi, le etichette dei vari carburanti, anche per evitare confusione nei rifornimenti tra un Paese e l'altro. Accanto ai tradizionali 'super', 'diesel', gpl o altri, compariranno nuove etichette". Le etichette sono a forma di cerchio per la benzina, quadrate per il diesel e a forma di losanga per i combustibili gassosi.

Benzina - L’etichetta a cerchio della benzina contiene la lettera E più un numero (E5, oppure E7 oppure E10 e così via) per indicare la percentuale di etanolo (5%, 7%, 10% e così via).
Gasolio - L’etichetta quadrata del gasolio contiene la lettera B più un numero (B5, oppure B7 oppure B10 e così via) per indicare la percentuale di biodiesel (5%, 7%, 10% e così via). La sigla XTL indica invece il gasolio non petrolifero ottenuto per sintesi.
Gas - L’etichetta a losanga del gas contiene la sigla del diverso combustibile erogato: Lpg per il Gpl, Lng per il metano liquido, Cng per il metano auto, H2 per l’idrogeno e così via.

Cambierà molto per gli automobilisti? Secondo l'Unione Petrolifera, non ci sarà il rischio di confondersi perché le etichette saranno affiancate da quelle tradizionali.  L'etichetta - si legge in un documento di Anfia, Up, Confindustria Ancma e Assopetroli - vuole essere semplicemente uno strumento visivo che aiuti i consumatori nella scelta del carburante appropriato per il proprio veicolo". Secondo Alberto Musso, responsabile area tecnica dell'Anfia, per l'automobilista sarà sufficiente, prima del rifornimento, "controllare il tipo di combustibile del proprio veicolo, per poterlo associare immediatamente con quello dell'impianto di distribuzione. Per i veicoli immatricolati prima dell'entrata in vigore della normativa, basterà consultare il manuale del veicolo".
"Questa normativa - commenta il presidente di Faib-Confesercenti, Martino Landi - avvicinerà la rete italiana agli standard europei, dando al consumatore certezza sulla qualità e composizione dei prodotti che immette nel serbatoio del proprio veicolo. Inoltre incentiverà la razionalizzazione/ammodernamento della rete".

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