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Caro carburante oltre ogni limite, sfondata la soglia di 2 euro. Le Assoconsumatori chiedono l’intervento immediato del Governo

where Roma when Lun, 14/03/2022 who roberto

Su base annua, la maggiore spesa a famiglia è di 525 euro per un’auto a benzina. L'Unione Nazionale Consumatori ha deciso di presentare un esposto all'Antitrust. Dal Cdm nessun provvedimento

I nuovi record raggiunti dai listinibenzina.jpg dei carburanti, con la benzina che in modalità self ha sfondato la soglia dei 2 euro al litro e viene venduta oggi in Italia ad un prezzo medio di 2,004 euro al litro (1,901 euro il gasolio) determinano una stangata solo sui rifornimenti pari a +525 euro annui a famiglia in caso di auto a benzina, +558 euro in caso di auto diesel.  Numerose le prese di posizione delle associazioni consumatori, alcune delle quali parlano di una speculazione in atto, al di là delle questione belliche, ma anche di assenza del Governo.  

 
Gasolio +32,4%, metano +121% in un anno
“Il conflitto scoppiato in Ucraina ha portato ad una velocissima impennata dei listini dei carburanti alla pompa, che già a partire dallo scorso novembre hanno registrato rialzi senza sosta - spiega il Presidente di Assoutenti, Furio Truzzi - . Rispetto ai prezzi medi in modalità self dello stesso periodo del 2021, oggi un litro di benzina costa in media il 28% in più, mentre per il gasolio si spende addirittura il 32,4% in più. Questo significa che, per un pieno di verde, occorre mettere in conto una maggiore spesa da +21,9 euro, mentre un pieno di gasolio è rincarato di 23,2 euro. Su base annua la maggiore spesa a famiglia solo per i rifornimenti raggiunge +525 euro in caso di auto a benzina, +558 euro in caso di auto diesel”. L’escalation senza sosta dei carburanti non riguarda solo benzina e gasolio, ma coinvolge milioni di italiani che hanno optato per auto alimentate a Metano o a Gpl. Lo denuncia Assoutenti, che ha elaborato il peso dei rincari alla pompa sulle tasche degli automobilisti.
“Oggi il Gpl costa in media 0,882 euro al litro, contro 0,658 euro di un anno fa - spiega il presidente Furio Truzzi - . Il metano è passato invece da 0,974 euro/kg di marzo 2021 agli attuali 2,160 euro/kg. Questo significa che il Gpl è rincarato del +34% in un anno, con un pieno che costa oggi quasi 9 euro in più. Ancora peggio il Metano, che in un solo anno aumenta del 121,7% con una maggiore spesa di 16,6 euro a pieno”.
 
Unc: esposto all'Antitrust
L'Unione Nazionale Consumatori ha deciso di presentare un esposto all'Antitrust contro i rincari di benzina e gasolio, chiedendo che la Guardia di Finanza accerti le speculazioni lungo la filiera.
"È evidente che ci sono speculazioni vergognose in corso sui prezzi dei carburanti. I rialzi, infatti, non sono certo giustificati dalla guerra in Ucraina, non tanto e non solo perché al momento non c'è un blocco dell'import dalla Russia di gas e petrolio, ma soprattutto perché l'impennata delle quotazioni sui mercati internazionali non possono già essere arrivata alla pompa, visto che il petrolio greggio prima di diventare benzina va distillato e raffinato" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. In una sola settimana, dal 28 febbraio al 7 marzo, secondo i dati ufficiali del Mite elaborati dall'Unc, la benzina è rincarata del 4,5%, 8,43 cent al litro, pari a 4,21 euro per un pieno di 50 litri, equivalenti a 101 euro su base annua, mentre il gasolio ha fatto un balzo ancora maggiore, +5,1%, 8,89 cent al litro, che corrispondono a 4 euro e 44 cent a rifornimento, 107 euro annui.
 
Unc, grande delusione, nel Consiglio dei Ministri nulla sui carburanti
"Una speculazione bella e buona!  afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Le quotazioni internazionali del petrolio, come di molte altre materie prima, stanno, infatti, volando solo sulla base dell'ipotesi di uno stop dell'import dalla Russia, che per il momento non c'è. Ancora più infondati i rincari alla pompa, visto che il petrolio greggio prima di diventare benzina va distillato e raffinato" "Il Governo deve intervenire per calmierare i prezzi, come chiediamo da mesi, riducendo le accise sui carburanti" ma è deludente - dice - che l’esecutivo non abbia preso decisioni nel Consiglio dei ministri, non volendo così affrontare l'emergenza del caro carburanti". "Le proteste stanno crescendo sempre più e non vorremmo che il Governo intervenisse solo dopo blocchi della circolazione illegali, come purtroppo è avvenuto in passato, legittimandoli" prosegue Dona. "Urge uno scostamento di bilancio per affrontare il caro energia e il caro carburanti e per ridurre le accise di benzina e gasolio di 30 cent" conclude Dona.
 
UNC: in atto una speculazione
"Una speculazione bella e buona - afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. - Le quotazioni internazionali del petrolio, come di molte altre materie prima, stanno, infatti, volando solo sulla base dell'ipotesi di uno stop dell'import dalla Russia che per il momento non c'è. Ancora più infondati i rincari alla pompa, visto che il petrolio greggio prima di diventare benzina va distillato e raffinato - prosegue Dona. - Il Governo deve intervenire per calmierare i prezzi, come chiediamo da mesi, riducendo le accise sui carburanti" conclude Dona.
 
Lega:sospendere le accise
“Proponiamo al Governo di sospendere temporaneamente l’esigibilità delle accise sul carburante, portando i prezzi medi a livelli comparabili con quelli dell’ultimo trimestre 2019. Un’iniziativa concreta della Lega, che guarda alla tenuta del sistema del nostro Paese in un periodo di profonda crisi e instabilità internazionale. Si tratta di una proposta che riteniamo di buonsenso, soprattutto alla luce del fatto che gli aumenti di questo periodo stanno portando incassi maggiori per lo Stato. Famiglie e imprese italiane sono vittime di aumenti spropositati dell’energia, che rischiano di annichilire il nostro tessuto economico: per questo pensiamo sia doveroso e urgente intervenire su questo fronte. Chiederemo la calendarizzazione di questa mozione al primo momento utile, gli italiani non possono aspettare”. Così in una nota il capogruppo dei senatori Lega Massimiliano Romeo con il responsabile dipartimento Energia del partito Paolo Arrigoni.

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