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Caro energia, per Assoutenti il piano Cingolani copre il fabbisogno invernale solo per 45 giorni. Da gennaio sarà caos

where Roma when Lun, 12/09/2022 who roberto

Le strategie di diversificazione delle fonti hanno permesso di sostituire solo 17 dei 29 miliardi di metri cubi di gas importati dalla Russia e le aziende fornitrici non sono in grado, di acquistare gas ai prezzi TTF e con le fideiussioni d'oro da pagare

Il Piano Cingolani è del tutto inadeguatofuriotruzzipresidentenomina.jpg: in inverno c’è il rischio di razionamenti e stop ad attività, industrie e imprese. Con gli stoccaggi e gli approvvigionamenti di gas attuali le aziende fornitrici non sono in grado di fornire il gas a tutti i propri clienti e riusciranno a coprire il fabbisogno energetico invernale per un periodo non superiore ai 45 giorni, dopo di che sarà il caos, con pesanti razionamenti, case gelate e stop alle attività per industrie e imprese. Lo denuncia Assoutenti, che boccia senza mezzi termini il piano energetico del Ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani.

 
I numeri e la paralisi
Come noto, i depositi di gas coprono il 20% circa del fabbisogno annuale del nostro paese, e attualmente gli stoccaggi si sono fermati all’82,56%, circa 15 miliardi di metri cubi a disposizione di famiglie e imprese a fronte di consumi di gas che, nella stagione invernale, sfiorano i 400 milioni di metri cubi al giorno – spiega Assoutenti – . Se, da un lato, la dipendenza dal gas russo è scesa dal 40% al 18%, dall’altro i prezzi altissimi e le strategie di diversificazione delle fonti di approvvigionamento avviate dal Governo (Algeria, Azerbaijan e rigassificatori) hanno permesso di sostituire solo 17 dei 29 miliardi di metri cubi di gas importati dalla Russia e bloccato il mercato del gas, perché le aziende fornitrici non sono in grado, tranne pochissime, di acquistare gas ai prezzi TTF e con le fideiussioni d'oro da pagare. I mancati acquisti a cui potrebbe aggiungersi un eventuale stop alle forniture da parte di Mosca, non permetteranno al paese di superare indenne l’inverno, e con le disponibilità attuali già a gennaio l’Italia andrà in default energetico.
 
Servono misure straordinarie
“Il Governo deve dire la verità e fare una vera operazione di “glasnost’ ”, rendendo pubblico quanto gas le aziende hanno acquistato e a che prezzo, e dicendo chiaramente quale è la reale situazione del gas in Italia e le misure che intende adottare per far fronte all’emergenza – afferma il presidente Furio Truzzi – . Il piano energetico di Cingolani appare invece fumoso e inadeguato ad affrontare in sicurezza il prossimo inverno, e non garantisce trasparenza su prezzi e approvvigionamenti a famiglie e imprese”. “In tutto ciò, nei prossimi giorni le aziende energetiche dovranno comunicare ad Arera le proprie disponibilità di gas, e scopriremo che molte di queste andranno verso il default e non saranno in grado di erogare gas ai propri clienti anche a causa dei prezzi insostenibili dell’energia. Di fronte a tale inquietante quadro crediamo siano necessarie misure straordinarie di solidarietà energetica volte a ridurre i consumi ed evitare la paralisi del paese: ad esempio, si risparmierebbe il 20% del fabbisogno se si posticipasse di 15 giorni il periodo di accensione dei riscaldamenti, e anticipandone lo spegnimento sempre di 15 giorni”  conclude Truzzi.

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