La Commissione Ue seleziona le infrastrutture energetiche da finanziare. 31 i progetti italiani
Tra le iniziative preselezionate ci sono i gasdotti Tap e Itgi, ma anche le interconnessioni che collegano l'Italia all’estero. Le regioni italiane coinvolte sono Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna, Marche, Toscana, Emilia-Romagna, Puglia, Abruzzo. I finanziamenti sfiorano i 6 miliardi di euro al 2020
Sono 31 i progetti infrastrutturali italiani per le connessioni energetiche (gas, elettricità, smart grid e petrolio) pre-selezionati dalla Commissione Ue per accedere ai finanziamenti della Connecting Europe Facility (Cef. Lo stanziamento totale è pari a 5,85 miliardi di euro per il 2014-2020. Tra le iniziative preselezionate ci sono i gasdotti Tap e Itgi, ma anche le interconnessioni che collegano l'Italia a Francia, Svizzera, Austria, Slovenia, Algeria, Malta e Montenegro. Dei 31 progetti che hanno superato questa fase, pari a circa il 12,5% delle 248 proposte dei 28 paesi Ue, 19 sono relativi a connessioni elettriche (che rientrano nei corridoi elettrici sia Est che Ovest), dieci riguardano il gas (corridoi Est, Ovest e Sud, uno il petrolio (corridoio Osc per l'Europa centro-orientale) e uno le smart grid.
Tra le regioni italiane coinvolte ci sono Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Sardegna, Marche, Toscana, Emilia-Romagna, Puglia, Abruzzo. I progetti preselezionati dovranno ora inviare a Bruxelles una domanda di finanziamento: saranno emessi bandi Ue ogni anno, e il primo verrà lanciato a inizio 2014. Bruxelles deciderà in base alle richieste ricevute e alla credibilità dei progetti, che per ricevere realmente i fondi Ue dovranno quindi superare una seconda selezione. La lista Ue dei progetti verrà rivista e aggiornata ogni due anni a partire dal 2015. Chi riceverà i fondi avrà tre anni e mezzo di tempo per portare a termine la pianificazione del progetto e tutte le procedure per i permessi di costruzione, beneficiando di minori oneri amministrativi grazie a una singola autorità nazionale preposta e più investitori privati, grazie al supporto finanziario Ue tramite Commissione europea e Bei.
Alla stesura dell’elenco definitivo hanno partecipato, come membri dei gruppi regionali, rappresentanti degli Stati membri, la rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione per l’energia elettrica e il gas, i gestori nazionali dei sistemi di trasmissione e i promotori di progetti, le autorità nazionali di regolamentazione e l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia
Günther Oettinger, Commissario europeo per l’Energia, ha dichiarato: “Dobbiamo garantire che i nostri finanziamenti limitati siano utilizzati con oculatezza e che il denaro dell’UE vada dove può apportare il maggior beneficio possibile ai consumatori europei. Con questo elenco di progetti di infrastrutture energetiche e i benefici che ne derivano speriamo anche di destare l’interesse di un maggior numero di investitori.”