Consumi petroliferi. La campagna contro il diesel spinge il record della benzina
In maggio la domanda totale di prodotti petroliferi in Italia è calata leggermente ma è una crescita da primato per benzina e cherosene avio. Primo recupero per i consumi industriali (+7%). Negativi gasolio, bunker e gpl autotrazione. Prezzi dei carburanti in calo di 4 centesimi al litro. Tutti i dati Unem.
In maggio le vendite al mercato di prodotti petroliferi hanno fatto registrare una flessione dell'1% rispetto allo stesso mese del 2024, sia per un giorno lavorativo in meno che per il calo di alcuni prodotti per la mobilità, tra cui gasolio, gpl autotrazione e bunker. Lo rivela l’aggiornamento mensile di Unem. Non si ferma invece la benzina, +4,3% (+19mila tonnellate), che tocca i massimi dal 2011, superando del 25% i consumi pre-Covid. Come è ovvio, in modo speculare è disceso il fabbisogno di gasolio. È la conferma di una tendenza che ha portato la benzina a coprire circa il 30% dei consumi di carburanti totali rispetto al 23% di dieci anni fa, frutto delle politiche di disincentivazione contro i motori diesel e grazie alla crescita delle auto ibride, le quali nello stesso periodo sono passate da una quota dello 0,2% ad oltre il 7% in termini di circolante e al 44% di nuove immatricolazioni.
Dal punto di vista ambientale, lo spostamento dei consumi dal gasolio alla benzina ha due aspetti contrastanti: la combustione del gasolio ha emissioni più alte di ossidi di azoto ma, a parità di chilometri percorsi, i motori diesel producono meno anidride carbonica rispetto ai motori a benzina.
Chi sale e chi scende
È positivo il segno per il cherosene per aerei: il jet fuel ha mostrato un progresso del 5% (+22mila tonnellate) con volumi superiori del 7,7% rispetto al periodo pre-Covid. È in calo il gasolio motori, diminuito del 2,3% (-45mila tonnellate), con una variazione più accentuata per il canale extra-rete (-4,9%), dove si riforniscono principalmente i mezzi pesanti, e una sostanziale tenuta della rete considerato il giorno lavorativo in meno (-0,3%).
È negativo l’andamento degli altri prodotti destinati al mercato, tra cui il gpl autotrazione (-7,1%) e il bunker marina (-4,3%), che sta risentendo della concorrenza degli altri porti del Mediterraneo, accentuata dal mutare delle rotte commerciali dal Canale di Suez che favoriscono i rifornimenti lungo le coste africane. Dopo un bimestre positivo, tornano a scendere i lubrificanti con un calo del 7%, trascinati ancora una volta dai consumi industriali (-13%), di fronte a una sostanziale tenuta dei lubrificanti impiegati nell’autotrazione (-0,6%). In flessione del 4,5% i bitumi, soprattutto per le condizioni meteo avverse che hanno frenato i lavori stradali.
Se si guarda ai consumi petroliferi totali, che comprendono anche le attività industriali, la discesa in maggio diventa dello 0,4% (-19mila tonnellate) grazie alla conclusione delle fermate per manutenzione programmate di alcune raffinerie e alla ripresa per quanto timida delle lavorazioni.
Prezzi
Quanto ai prezzi al consumo, va rilevata a partire dal 15 maggio la modifica delle accise su benzina (-1,5 centesimi euro il litro) e gasolio (+1,5 centesimi euro il litro), puntualmente recepita da entrambi i prodotti, come emerge chiaramente dall’Osservaprezzi del ministero delle Imprese. In media, in maggio i prezzi alla pompa sono stati pari a 1,697 euro per la benzina e 1,590 per il gasolio, con oltre 4 centesimi in meno rispetto al mese di aprile. A livello di prezzo industriale (al netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio sono stati inoltre più bassi di 2 centesimi euro rispetto alla media dell’area euro.
Nei primi cinque mesi
Relativamente ai primi cinque mesi 2025, le vendite al mercato sono state pari a circa 21 milioni di tonnellate, con un calo dell’1,7% (-350mila tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2024. In particolare, i consumi totali di benzina sono ammontati a circa 3,5 milioni di tonnellate (+2,4%, +82mila tonnellate), mentre il gasolio motori a circa 9,4 milioni (-2,8%, -272mila tonnellate).
Il jet fuel nel periodo fa segnare un aumento del 4,2%, il bunker marina un calo a due cifre (-11,7%), i lubrificanti dell’1,8%, mentre i bitumi del 4,3%. Sostanziale stabilità per il gpl (+0,8%), ma con il canale autotrazione in calo del 2,8%.
Quanto ai consumi petroliferi totali, la flessione nei cinque mesi è stata del 3% (- 696mila tonnellate) rispetto allo stesso periodo 2024, dovuta in parte ad un calendario sfavorevole con tre giorni lavorativi in meno ma soprattutto alla petrolchimica e ai consumi delle raffinerie che insieme hanno pesato per il 66% del calo complessivo.