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Crisi. Edison, timori dei sindacati per i lavoratori dopo la cessione a Energean

where Roma when Lun, 29/06/2020 who roberto

Le segreterie nazionali hanno scritto al ministro Patuanelli, preoccupate per i segnali negativi provenienti dalla compagnia greca

Filctem, Femca, Uiltec scrivono alenergean.jpg ministro Patuanelli per un incontro riguardo la fragilità dell’operazione emersa a seguito della crisi covid 19. Operazione che potrebbe avere ricadute su occupazione, produzione, indipendenza energetica, bonifiche e messa in sicurezza dei siti estrattivi.
 
Le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno scritto al ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, riguardo la vendita di Edison E&P a Energean Ldt da parte di Edison che, come è noto, ha provveduto nel luglio 2018 a creare una nuova società (Edison E&P) nella quale sono state conferite tutte le attività e gli asset, italiani ed esteri pertinenti alle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi, per poter eseguire la vendita ad altro soggetto.
 
Il 4 luglio prossimo, saranno trascorsi i canonici 90 giorni dall’autorizzazione preventiva del MiSE alla cessione. Vista l’emergenza internazionale dovuta alla pandemia Covid-19, che ha determinato un forte calo del prezzo del greggio, i sindacati chiedono un incontro per un approfondimento sulle reali capacità, non solo di acquisto degli asset, ma anche del mantenimento della produzione e dell’occupazione, per quanto riguarda il presente, e della messa in sicurezza e delle bonifiche una volta esaurite le materie prime.
 
A conferma di questo, nelle ultime settimane sono giunti segnali negativi da parte della stessa Energean: la mancata cessione degli asset in Norvegia e in UK alla britannica Neptune, i problemi autorizzativi da parte delle autorità dell’Algeria per il campo a gas di Reggane e la richiesta di intervento dello stato greco per una contenuta perdita di bilancio dovuto all’unico campo produttivo gestito con una crisi occupazionale per i circa 270 dipendenti non lascia presagire nulla di buono riguardo le reali capacità di realizzazione dell’operazione.
 
“Si pone l’esigenza - è scritto nella lettera - di una profonda rivalutazione da parte del Vostro Ministero che non possa prescindere da un attento riesame delle garanzie economiche, finanziarie e occupazionali che il cessionario è in grado di fornire alla luce dei recenti avvenimenti. La cessione di asset - concludono i sindacati nella lettera -, vicini alla loro naturale fase di decommissioning, si caratterizza come una decisione molto delicata, rispetto alla quale siamo certi continuerete a prestare la massima attenzione”.

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energean
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