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Ecco come sta cambiando Priolo per diventare bioraffineria

where Siracusa when Lun, 13/10/2025 who roberto

L’Eni avvia l’iter autorizzativo per la nuova bioraffineria che produrrà biocarburanti hvo diesel per il trasporto stradale, marino e ferroviario e saf biojet per il settore aereo. Prevista anche la realizzazione di un impianto di riciclo chimico delle plastiche. Addio all’impianto di etilene.

Il sito industriale di Priolo in Sicilia priolo-eni.jpgcerca di cambiare pelle puntando su una raffineria dove si producono biocarburanti e dove si punta a realizzare anche un impianto di riciclo chimico delle plastiche con tecnologia Versalis. Eni ha avviato il percorso autorizzativo nella valutazione di impatto ambientale.

 
Che cosa prevede il progetto
Il progetto prevede l’utilizzo dell’area attualmente occupata dall'impianto etilene di Versalis, che sarà gradualmente smantellato, e di un’area limitrofa attualmente occupata da strutture di servizio allo stabilimento. La nuova bioraffineria avrà una capacità produttiva di 500mila tonnellate l’anno e sarà alimentata in prevalenza da residui e scarti di origine vegetale, grassi animali e oli vegetali. Verranno costruiti, oltre all’impianto, un’unità per il pretrattamento delle biomasse e un impianto per la produzione di idrogeno. La bioraffineria a Priolo sarà la seconda in Sicilia, dopo quella a Gela attiva dal 2019, e produrrà con la massima flessibilità biocarburanti hvo diesel per il trasporto stradale, marino e ferroviario e saf biojet per il settore aereo; il termine dei lavori è previsto entro la fine del 2028.
L’impianto Versalis Hoop verrà sviluppato sulla base della tecnologia proprietaria della società chimica di Eni per il cosiddetto riciclo chimico, tramite pirolisi di rifiuti in plastica mista da imballaggio. Avrà una capacità produttiva di 40mila tonnellate l’anno e una produzione stimata di circa 32mila tonnellate l’anno di olio da pirolisi.
 
La tecnologia
Hoop ha origine da un progetto congiunto con la società italiana di ingegneria Srs (Servizi di Ricerche e Sviluppo) che ha consentito lo sviluppo di questa tecnologia innovativa che raggiunge i massimi livelli di resa nel recupero di materia e un’alta flessibilità rispetto alla carica alimentata, anche grazie alla combinazione di un reattore di pirolisi a elevate performance termiche e delle competenze raggiunte nella misurazione delle proprietà dei polimeri e di ottimizzazione dei processi di produzione attraverso sistemi di intelligenza artificiale.
Nel giugno scorso è stato avviato nello stabilimento Versalis di Mantova l’impianto demo di Hoop, e quello di Priolo sarà il primo di taglia industriale. Grazie a questa tecnologia, complementare al riciclo meccanico, si possono trasformare i rifiuti in plastica mista in materia prima con la quale si possono realizzare nuovi prodotti plastici idonei a ogni applicazione, comprese quelle per il contatto con gli alimenti e per l’imballaggio farmaceutico.

immagini
priolo-eni