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​“Elementi”. Itkonen: i consumatori al centro del nuovo processo energetico

where Roma when Lun, 16/04/2018 who redazione

Il nuovo numero della rivista del Gse vede interventi di Antonio Decaro (“Piccolo e distribuito, è la formula vincente”) e Francesco Venturini (“Saremo i protagonisti della mobilità elettrica”)

"La transizione dell'Europa verso una società low-carbon sta diventando realtà. Complessivamente, tra il 1990 e il 2016 il Pil combinato dell'UE è cresciuto del 53%, mentre le emissioni totali sono scese del 23%. Anche crescita economica e consumo di energia si sono disaccoppiati: nel 2015 l'UE consumava il 2,5% in meno di energia primaria rispetto a quanto facesse nel 1990". Così Kaisa Itkonen, portavoce del Commissario UE per Clima ed Energia, nel suo intervento nell'ultimo numero di Elementi, house organ del gruppo Gestore dei Servizi Energetici, visibile sul sito www.gse.it.

anna-kaisa-itkonen-eu.jpgIl commissario Itkonen - Itkonen ha poi dichiarato che "oggi le bioenergie da legno e sottoprodotti e residui dell'agricoltura rappresentano la principale fonte di energia rinnovabile (il 60% dei consumi UE di energia rinnovabile), ma la loro quota scenderà - intorno al 50% al 2030 - a causa della crescita di altre rinnovabili come eolico e solare. Ci si aspetta che nel 2030 circa il 50% della generazione elettrica arrivi da fonti rinnovabili, eolico e solare. La quota di generazione elettrica rinnovabile dovrebbe raggiungere il 70% al 2050, con il vento e il sole rispettivamente al 40% e al 14%". Itkonen è convinta che la grid parity delle rinnovabili sia a portata di mano, "di recente", ha sostenuto, "abbiamo visto segni molto incoraggianti per quel che riguarda i prezzi d'asta per eolico e solare in giro per il mondo. Le aste riflettono una caduta dei costi tecnologici più rapida rispetto ad altri strumenti di sostegno e possono essere implementate in ogni mercato, dai monopoli verticalmente integrati ai mercati completamente liberalizzati. Queste tendenze sono il segno di costi di investimento per le energie rinnovabili in rapida decrescita. Mostrano anche l'aumentata fiducia degli investitori nelle riforme del mercato elettrico”.

Decaro Anci - Antonio Decaro, presidente Anci, ha sostenuto che il modello energetico che promuove la generazione distribuita dell'energia rinnovabile è sintetizzabile nella formula "piccolo e distribuito", "insieme, ha aggiunto, al ripristino dei cosiddetti sistemi di distribuzione chiusi, ovvero le reti elettriche che permettono di scambiare tra privati l'energia prodotta, di cui abbiamo molti esempi virtuosi nei Comuni italiani. Un tale modello può rappresentare una strategia efficace per la diminuzione degli sprechi". A proposito degli strumenti che un Comune può promuovere sul proprio territorio per l'efficienza energetica, lo sviluppo sostenibile e le energie rinnovabili, Decaro pensa che sarebbe utile: "una pianificazione degli obiettivi che tenga conto dei fabbisogni del territorio e delle risorse disponibili". Alla domanda se ci sono progetti di rilievo, a livello comunale, che favoriscono l'utilizzo dell'energia da fonti rinnovabili, Decaro li identifica "in quelle dei 61 Comuni che superano anche largamente il proprio fabbisogno, grazie a impianti di teleriscaldamento collegati a quelli da biomassa o geotermici; e, aggiunge, penso ai 40 Comuni 100% rinnovabili. Realtà premiate per la capacità di utilizzare il più efficace mix delle diverse fonti”.

Venturini Enel - Francesco Venturini, responsabile di Enel X, ritiene che "il passaggio a una mobilità elettrica più sostenibile è un percorso obbligato tanto che, col passare del tempo, anche coloro che all'inizio erano scettici stanno cambiando idea. Hanno capito che per competere devono abbracciare questa sfida. Il passaggio all'elettrico offre una serie di vantaggi non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico. La maggior parte di essi sono evidenti - per esempio bassissimi costi di manutenzione, l'esonero dal bollo e l'ingresso nelle aree ad accesso limitato delle città - mentre altri sono ancora da approfondire e ampliare; penso, tra gli altri, alle collaborazioni tra operatori provenienti da diversi ambiti, uno di questi è proprio quello delle moto". Quanto alla diffusione delle auto elettriche, Venturini asserisce che "gli studi condotti finora dimostrano come la diffusione delle auto elettriche sia destinata a proseguire e a crescere nel futuro. PwC nella ricerca ‘Five trends transforming the automotive industry’, evidenzia come entro il 2030 il 55% dei nuovi veicoli sarà elettrico, mentre i tradizionali sistemi a combustione progressivamente lasceranno il passo. Un altro studio promosso da PwC Strategy& prevede una forte crescita delle auto elettriche anche in Italia, con un trend che vedrebbe la flotta di veicoli elettrici salire da circa 15 mila mezzi oggi circolanti, sino a mezzo milione di vetture al 2025 nello scenario base o addirittura 1,5 milioni in quello più ottimista. Il trend sarà sostenuto da molteplici driver connessi alla maggiore sostenibilità, flessibilità e convenienza economica dell'auto elettrica".

Frankl Aie - Paolo Frankl, Capo della divisione Energie Rinnovabili dell'AIE, sulla transizione energetica ha detto che: "c'è un traino forte della tecnologia nell'efficienza energetica: si pensi per esempio a che cosa significhino i led, all'innovazione nelle fonti rinnovabili o all'effetto che hanno le nuove batterie per la mobilità elettrica. Nelle fonti rinnovabili il progresso tecnologico è stato velocissimo. Prendiamo il caso del solare fotovoltaico: negli ultimi tre anni si sono dimezzati i prezzi delle gare d'asta bandite in diversi Paesi e si dimezzeranno ancora entro il 2020. Ciò significa che il solare fotovoltaico è già una delle fonti energetiche più economiche in diversi Paesi, e presto potrà diventare più economico perfino del carbone in India nel 2020 e in Cina nel 2025". Frankl ha poi aggiunto: "dal 2017 al 2022 saranno installati circa 1.000 gigawatt di rinnovabili: 1.000 gigawatt in appena 5 anni, pari alla metà totale cumulata del carbone che è stata realizzata in circa 80 anni! Il solare fotovoltaico nel 2016 è entrato in una nuova era: per la prima volta la capacità aggiuntiva netta ha superato quella del carbone. E secondo i dati che ci stanno arrivando, nel 2017 è stato un altro anno da primato: superato il carbone anche per capacità aggiuntiva lorda, con più di 90 nuovi gigawatt installati. La transizione energetica richiederà investimenti ingenti per integrare fra loro le diverse tecnologie. La parola chiave, secondo Frankl, è "flessibilità. Serviranno presto reti e interconnessioni migliori per spostare verso la domanda l'eccesso di offerta rinnovabile. E aggiungo una seconda parola d'ordine: innovazione, per rendere più flessibile il settore termoelettrico che deve compensare l'incostanza delle rinnovabili, I'innovazione per fare maggiore ricorso agli stoccaggi, soprattutto i pompaggi e in futuro anche le batterie”.

Cavanna Assomineraria - Pietro Cavanna, responsabile di Assomineraria, afferma che: "quelle geotermiche sono le prime forme di energia rinnovabile con una tecnologia che oggi è un po' vetusta; negli anni sono state apportate delle migliorie con nuova tecnologia, ma non è il meglio che oggi l'industria può mettere a disposizione". Tra le tecnologie più promettenti disponibili, Cavanna individua quelle "che fanno riferimento alla possibilità di utilizzare il fluido geotermico senza che entri mai in contatto con il fluido di lavoro e che viene mantenuto in un ciclo chiuso per essere poi reimmesso, re-iniettato completamente nel sottosuolo. Non c'è nessuna emissione di gas climalteranti in atmosfera. Abbiamo delle soluzioni buone e promettenti che danno origine a energie rinnovabili programmabili, a differenza di tutte le altre, perché energia e calore sono disponibili 24 ore al giorno, tutti i mesi e tutti gli anni, salvo piccoli periodi di manutenzione".

Baldino Cdp - Antonella Baldino, Chief Business Officer Cassa Depositi e Prestiti, parlando dell'impegno della sua società in Marguerite II, il fondo pan-europeo a supporto dello sviluppo di progetti infrastrutturali nei settori energetico, rinnovabili, trasporti e ICT, ha detto: "è quello che va dall'efficienza alle rinnovabili, dalle reti di telecomunicazioni a quelle di trasporto. Scopo è facilitare lo sviluppo di nuove infrastrutture sostenibili con un approccio pan-europeo, contribuendo a colmare il fabbisogno di investimenti necessari per stimolare la competitività delle economie nazionali. Le risorse, destinate principalmente a infrastrutture greenfield e, in via residuale, a quelle brownfield, si concentreranno su interventi per promuovere la riduzione delle emissioni di CO2, per migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti di energia, per ottimizzare le reti di trasporto e potenziare le infrastrutture ICT (incluso l'accesso alle reti internet ad alta velocità)”.

Completano il numero 43 di Elementi interventi con Marco Margheri, Marco Bruseschi, Stefano Besseghini, Loredana De Angelis, Andrea Gilardoni, Monica Tommasi, Johannes-Maria Volk.

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