Emissioni di metano. Le imprese sono pronte, le istituzioni no (neanche l’Europa)
L’evento MonitorCH4. Manca ancora il decreto e perfino l’Europa è in ritardo. Il Ddl istitutivo su chi deve essere l’autorità competente è al momento alla Ragioneria di Stato ma non è ancora stato approvato e manca l’atto esecutivo che dovrebbe individuare soglie e tecniche di rilevamento. Ma anche il Cen europeo non ha ancora ricevuto il mandato.
di Roberto Bonafini
Le imprese sono pronte, le
istituzioni no: si potrebbe sintetizzare in questo modo l’enorme questione della riduzione delle emissioni di metano il cui processo di attuazione partito con il regolamento Ue del 2024 continua a procedere piuttosto a rilento, almeno stando a quanto emerso dai lavori di MonitorCH4 Expo, il primo evento espositivo al mondo dedicato alle tecnologie per ridurre le emissioni di metano organizzato dagli Amici della Terra a Bologna. Il metano è secondo soltanto all'anidride carbonica in termini di contributo complessivo ai cambiamenti climatici ed è responsabile per circa un terzo del riscaldamento attuale. Eppure ad oggi siamo ancora ai blocchi di partenza.
Il Ddl in attesa
Manca ancora un protocollo comune che guardi a una sinergia efficace tra regolamento europeo e regolazione nazionale ed è necessario che si formalizzino i passaggi istituzionali. Il Governo italiano non ha ancora formalizzato quali sono le autorità nazionali competenti ad attuare il regolamento europeo 1787.Il Ddl istitutivo è al momento alla Ragioneria di Stato - ha spiegato Francesca Di Macco del dipartimento energia del ministero dell’Ambiente. Non solo: a proposito delle tecnologie c’è un altro punto controverso: la commissione preposta non ha ancora approvato l’atto esecutivo che dovrebbe individuare soglie e tecniche di rilevamento, vale a dire quali saranno gli strumenti e le tarature necessarie. Sembra, tra l’altro, che visto l’iter piuttosto farraginoso è difficile che possa avvenire entro l’anno. Insomma, siamo ancora un po’ in alto mare.
Neanche il Cen ha mandato
Rincara la dose Stefano Cagnoli di Cig: anche in sede europea il regolamento sulle emissioni necessita di una normativa tecnica fatta del Cen (il Comitato europeo di normalizzazione che riunisce gli organismi nazionali di normalizzazione di 34 paesi europei) ma questo mandato con le richieste non è stato ancora conferito perché non c’è uniformità nelle richieste della Commissione dopo 12 riunioni in due anni. ”La nostra stima – ha detto - è che avverrà nel 2028”.
Il commento di Tommasi
Il tema del regolamento e delle emissioni di metano non è tra i temi al centro del dibattito energetico e ambientale. Merito anche di MonitorCH4, organizzato dagli Amici della Terra, aver dato visibilità alle tecnologie per la riduzione. Per la presidente dell’associazione ambientalista, Monica Tommasi, “la prima edizione ha raggiunto l'obbiettivo di fare incontrare tutte le istituzioni, le associazioni di imprese del settore e i produttori di tecnologie e servizi per la rilevazione e la quantificazione delle emissioni di metano nel settore energetico. Il contrasto alle emissioni di metano è uno dei migliori esempi di politiche ambientali da privilegiare per ottenere risultati concreti e in tempi brevi”.



