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Energia e lavoro. Aie: l’occupazione nel settore cresce e supera i livelli pre-Covid, specie nelle rinnovabili

where Milano when Lun, 12/09/2022 who roberto

Tra i vari segmenti dell’industria energetica, quello dell’energia pulita ha registrato il più forte aumento in occupazione. Il settore dell’oil & gas è invece quello che ha sperimentato il maggior declino

Corre l’occupazione nel settore lavoratore-eolico.jpgdell’energia a livello globale, superando anche i livelli pre-Covid. È quanto rivela uno studio pubblicato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) per quanto riguarda il numero di impiegati nell’industria energetica. Si tratta del primo studio del genere, che verrà da ora in poi pubblicato annualmente, con l’obiettivo di mappare gli impiegati nel settore in maniera dettagliata, a seconda della tecnologia e del segmento della catena di fornitura.
 
L’esercito dei 65 milioni
Secondo l’AIE, sono oltre 65 milioni gli occupati all’energia, un valore che rappresenta circa il 2% della forza lavoro totale mondiale. Lo studio prende in considerazione varie tipologie di impieghi, lungo tutta la catena di fornitura dell’energia. Circa un terzo della forza lavoro opera nel contesto della produzione di energia e carburante di diverso tipo (carbone, petrolio, gas e bioenergia), un terzo nel settore elettrico (generazione, trasmissione, distribuzione e immagazzinamento), e un terzo in ambiti legati all’utilizzo chiave dell’energia (per esempio, manifattura automobilistica ed efficientamento energetico). Oltre la metà degli occupati si trova nella regione asiatica. La Cina da sola impiega infatti il 30% della forza lavoro globale. In generale, questa regione ha visto una rapida espansione dell’infrastruttura energetica che, insieme alla possibilità di accedere a una forza lavoro a basso costo, ha permesso la creazione di cluster aziendali per l’energia solare, veicoli elettrici e batterie che servono sia il mercato locale che internazionale.
 
Soprattutto rinnovabili in crescita
Tra i vari segmenti dell’industria energetica, quello dell’energia pulita ha registrato il più forte aumento in occupazione. Il settore dell’oil & gas è invece quello che ha sperimentato il maggior declino e che oggi stenta a riprendersi dall’impatto della pandemia, nonostante l’andamento sia altalenante a seconda dei nuovi progetti in via di sviluppo. Secondo tutti gli scenari futuri elaborati dall’Agenzia, comunque, il numero di impiegati nel settore dell’energia pulita continuerà a crescere, controbilanciando così le perdite nel settore dei combustibili fossili.
In particolare, lo scenario Net Zero entro il 2050 prevede la creazione di 14 milioni di posti di lavoro in più da qui al 2030, mentre circa 16 milioni di individui modificheranno il proprio ruolo ottenendone uno legato all’energia pulita. Poiché questi impieghi richiedono nuove capacità, l'AIE sottolinea che le istituzioni avranno un ruolo cruciale per incentivare lo sviluppo di politiche focalizzate sull’apprendimento e sullo sviluppo delle abilità necessarie affinché più persone possibile possano effettuare questa transizione.

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