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Eni scatenata. Val d’Agri, la Regione Basilicata stoppa per inquinamento il centro oli di Viggiano

where Potenza when Mar, 18/04/2017 who roberto

Trovate tracce di sostanze contaminanti attorno agli impianti. Da settimane c’è un contenzioso fra Regione Basilicata e Eni per le perdite che sarebbero state individuate da uno dei serbatoi

Come un anno fa (in quel caso nell’aprile 2016 fu la procura), nei giorni scorsieni-viggiano-centro-oli.jpg la Regione Basilicata la deciso di imporre l’obbligo di fermata allo stabilimento Eni del centro oli di Viggiano, dove vengono trattati i greggi che arrivano dai diversi pozzi della Val d’Agri. 
Da settimane c’è un contenzioso fra la Regione Basilicata e l’Eni per le perdite che sarebbero state individuate da uno dei quattro serbatoi del centro oli e, nei giorni scorsi, sarebbero stati  contaminati altri punti nelle fogne attorno allo stabilimento. Probabilmente la causa delle contaminazioni è dovuta alle perdite del serbatoio.

La Regione ha imposto all’Eni l’obbligo di fermare subito l’inquinamento; Eni afferma di aver adempiuto all’obbligo e di aver messo in sicurezza l’impianto, mentre la Regione è di parere diverso e, dopo un incontro nel pomeriggio del sabato di Pasqua, la Giunta ha deliberato di imporre la fermata degli impianti.

Di là dalla presenza di inquinanti, con ogni probabilità usciti dal centro oli dell’Eni, tra le altre conseguenze più vaste potrebbe esserci un nuovo crollo della produzione nazionale di idrocarburi che – associato al graduale esaurirsi dei giacimenti, non compensati in Italia da nuove attività di esplorazione e produzione – rischia di essere drammatico per gli effetti economici che potrebbe produrre. Lo scorso anno il blocco deciso per motivi diversi portò a un calo della produzione nazionale del 30% (la Basilicata, infatti, incide per il 70% della produzione di greggio in terraferma e per il 60% della produzione totale in Italia). Il calo delle royalty sarà drammatico per la Basilicata, che già con i fondi percepiti nel 2016 ha avuto difficoltà a chiudere i bilanci. Passerà da 85,6 milioni di euro versati direttamente alla Regione nel 2016 a prevedibili 29, 8 milioni nel 2017.

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