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Estrazione gas, verso la dismissione di una testa di pozzo sottomarina in Calabria

where Crotone when Lun, 24/06/2019 who roberto

Si tratta di Luna 40 Saf nelle acque antistanti Crotone. L’attività è gestita dall'Eni attraverso la sua controllata Ionica Gas

Il ministero dello Sviluppo economico piattaforma-agip-luna-b.jpgha in programma di chiudere una delle due teste di pozzo sottomarine presenti nella acque di Crotone. Si tratta di Luna 40 Saf. Lo evidenzia – apprendiamo dalla Gazzetta del Sud - il "Programma italiano di attività per le dismissioni piattaforme offshore", siglato tra i ministeri dello Sviluppo economico, dell'Ambiente e dei Beni e delle attività culturali e da Assomineraria (l'associazione di categoria dei petrolieri).

L'attività della testa di pozzo, realizzata nel 1995 entro le dodici miglia marine ad una profondità di 176 metri, è gestita dall'Eni, attraverso la sua controllata Ionica Gas, che da decenni estrae metano dal sottosuolo marino e dalla terraferma di Crotone.
La piattaforma Luna A, una struttura reticolare con otto gambe di proprietà del "Cane a sei zampe", raccorda alla centrale della città capoluogo le piattaforme Hera Lacinia Beaf, Hera Lacinia 14 e Luna B, assieme alle teste di pozzo Luna 40 Saf e Luna 27.

"Il programma di dismissione in Italia - è scritto nel documento congiunto - prevede la dismissione sin da subito di almeno una ventina di strutture offshore (dislocate in mare)", mentre in un secondo momento toccherà agli altri dodici impianti già individuati dal dicastero, tra i quali rientra la testa di pozzo marina presente nelle acque antistanti Crotone.
 
"Le linee guida per la dismissione delle piattaforme e delle infrastrutture connesse - si legge ancora nel testo - costituiscono, ad oggi, un primo passo concreto per il raggiungimento di uno degli obiettivi di politica energetica nel settore upstream, che è quello di identificare le migliori tecnologie disponibili per la dismissione mineraria, compatibili sotto i profili ambientali e sociali, oltre che tecnicamente ed economicamente sostenibili, e valutare anche eventuali usi alternativi innovativi, in un'ottica di economia circolare e crescita blu".

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