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L’Europa del gas – Lega: l’import dai gasdotti tedeschi ci costerà 500 milioni in più

where Roma when Lun, 25/03/2019 who roberto

Per Paolo Arrigoni, coordinatore del Dipartimento Energia della Lega, l'imminente decisione dell'Autorità Energetica Tedesca potrebbe comportare un ulteriore aggravio ai costi energetici delle nostre imprese

“Il gas è fondamentale nel processo industria-italiana.jpegdi transizione energetica del nostro Paese verso la decarbonizzazione, è il vettore principe per accompagnare le rinnovabili ed il trend dei consumi è previsto costante se non in crescita. L'Italia però continua a pagare un differenziale di prezzo troppo alto con i Paesi del Nord Europa, sui 2,5 centesimi di euro al metro cubo, cosa che fa aumentare sensibilmente i costi della bolletta, con il comparto degli energivori italiani che paga il gas circa il 15% in più rispetto agli energivori tedeschi, francesi e inglesi e addirittura il 55% in più rispetto alle imprese energy intensive degli Stati Uniti”. A dirlo è il Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama, componente della Commissione Ambiente e Coordinatore del Dipartimento Energia della Lega, che insieme al collega Paolo Ripamonti, Vicepresidente della Commissione Attività Produttive del Senato, ha depositato un'interrogazione indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico Luigi di Maio.
 
“Il divario competitivo rischia di aggravarsi con l'imminente decisione che verrà presa dall'Autorità Energetica Tedesca con la previsione che il nostro Paese, per l'importazione di gas attraverso gasdotti tedeschi, debba pagare 500 milioni in più all'anno con il conseguente aggravio sulle bollette delle imprese italiane”, spiegano Arrigoni e Ripamonti. “Una previsione che potrebbe addirittura peggiorare con il raddoppio del Nord Stream, che comporterà importazioni di gas russo attraverso la Germania sia sul Transitgas che sul Tag”.
 
“Con la nostra interrogazione intendiamo quindi chiedere al Ministro se a seguito di queste preoccupanti notizie non ritenga opportuno attivare il prima possibile le necessarie procedure per agire in sede di Commissione Europea a sostegno del comparto del gas italiano, in quel contesto si stanno infatti definendo le regole del mercato e il nostro Paese dovrebbe porre esplicitamente il problema delle barriere tariffarie che ostacolano la creazione di un mercato unico del gas introducendo palesi condotte elusive della concorrenza a favore della sola Germania”.
 
“Inoltre - concludono i Senatori leghisti - , dal punto di vista della politica energetica e della regolazione è fondamentale riuscire a varare entro un anno un nuovo "pacchetto gas", per diminuire la nostra dipendenza energetica dall'estero e valutare meccanismi di agevolazione fiscale per gli energivori italiani”.

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