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​G20, il gas sarà l’energia della transizione. Per rinnovabili e fine sussidi solo buone intenzioni

where Pechino (Cina) when Lun, 04/07/2016 who redazione

Tre i piani d’azione approvati: il piano per un accesso più diffuso all’energia, quello che favorisce investimenti nelle rinnovabili e quello che sostiene l’efficienza energetica

w020151201522232490621.jpgI Paesi del G20 si impegnano a sostenere, a parole, energie rinnovabili ed efficienza energetica e a favorire l'accesso all'energia per le popolazioni più svantaggiate. Nei fatti, però, i ministri dell’energia non sono riusciti a fare reali progressi sulla graduale eliminazione dei sussidi sui combustibili fossili, ma per la prima volta il G20 ha ratificato il ruolo del gas come “ponte di transizione verso l’economia a basse emissioni di CO2”, così come chiedeva anche il nostro sottosegretario Teresa Bellanova.
È quanto emerge dal G20 dell'Energia di Pechino, nel cui comunicato finale emergono tre piani d'azione elaborati http://www.g20.utoronto.ca/2016/1606... nel vertice che si è concluso in settimana.

I Paesi membri hanno “riaffermato l'importanza della collaborazione energetica all'interno e all'esterno del G20 per affrontare le comuni sfide dell'energia e delineare un futuro sostenibile a basso tasso di emissioni”. Poco più che un impegno di massima, invece, quello sulla riduzione e sulla fine dei sussidi per i combustibili fossili. Il G20 dell'energia di Pechino accoglie con favore i “significativi progressi” in questo senso di alcuni Paesi membri e l'impegno per “ulteriori progressi” in futuro.

Per favorire l'accesso all'energia come fattore cruciale per il raggiungimento di una qualità della vita migliore, superare la povertà e migliorare la crescita economica globale", i Paesi del G20 hanno adottato il piano "Enhancing Energy Access in Asia and the Pacific" che sottolinea il ruolo degli investimenti, dell'innovazione e dei finanziamenti ai nuovi progetti nel settore dell'energia come prioritari per l'accesso all'energia in tutte le aree dell'Asia- Pacifico, utilizzando in primo luogo le risorse disponibili in loco.
Una menzione particolare, nella nota congiunta al termine del meeting, viene poi data ai combustibili di bassa qualità e altamente inquinanti utilizzati per la cucina e a promozione delle tecnologie pulite.

Le energie rinnovabili sono state al centro del “G20 voluntary action plan on Renewable Energy”, in cui i Paesi membri si sono impegnati nello sviluppo di strategie energetiche che includano lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili" e nel "facilitare gli investimenti nella produzione e nell'utilizzo di energie da fonti rinnovabili riducendo le barriere e i fattori di rischio". I Paesi del G20 si impegnano a "ridurre i costi di installazione di energia rinnovabile attraverso un'approfondita collaborazione e la condivisione della conoscenza, la capacità di realizzazione e il trasferimento di tecnologie, l'innovazione finanziaria e i progetti pilota", riconoscendo "l'importante ruolo dei governi a sostegno dell'evoluzione del settore". Un'attenzione particolare viene data al nucleare, come alternativa ai combustibili fossili, per i Paesi in cui è possibile utilizzarlo, e al gas naturale, che "può avere un ruolo importante ed efficace per andare verso un futuro a bassa emissione di gas serra".

Il "G20 energy efficency leading programme" punta, invece, sull'efficienza energetica, che deve essere "di reciproco beneficio, innovativa, inclusiva e condivisa". I Paesi membri riconoscono, infine, "le realtà in cambiamento" dello scenario dell'energia globale e il ruolo dell'efficienza energetica e della diversificazione delle fonti per la realizzazione di modelli sostenibili. In conclusione si accenna anche all'importanza della trasparenza sui mercati, come "prerequisito cruciale per la sicurezza energetica e per incoraggiare gli investimenti".

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Logo del G20 in Cina
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