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Gas. Commissione UE: il gas naturale resterà importante per il mix energetico

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 21/10/2019 who roberto

Il Consiglio di Amministrazione della Banca europea degli investimenti ha posticipato il voto sul documento per la futura politica per l'energia, che prevede lo stop al sostegno a progetti con fonti fossili

"Il gas naturale rimarrà una componente gasnaturale.jpgimportante del mix energetico nel prossimo futuro, mentre ci muoviamo verso fonti di energia più pulite". Lo ha detto una portavoce della Commissione europea riferendosi alla proposta della Banca europea degli investimenti di non sostenere più le energie fossili dopo il 2020. Il consiglio di amministrazione della Bei potrebbe prendere una decisione domani.
 
Il Consiglio di Amministrazione della Banca europea degli investimenti ha posticipato il voto sul documento sulla futura politica per l'energia, che prevede lo stop al sostegno a progetti con fonti fossili. Lo comunica la Bei dopo la riunione del CdA, nel quale siedono la Commissione europea e i Ventotto paesi Ue. L'approvazione finale - aggiunge la nota - dovrebbe arrivare alla prossima riunione in programma il 14 novembre; le settimane a venire saranno usate per "chiarimenti tecnici".
 
Il documento Bei sulla nuova politica di prestiti nel settore energia, presentato in luglio, prevede di eliminare gradualmente il sostegno ai progetti con fonti fossili. Da chiarire, però, il ruolo del gas naturale, che la Commissione europea vede come fonte utile alla transizione energetica. "Commissione europea, Germania e paesi dell'Est stanno sabotando i negoziati", attacca il Wwf Europa. "L'emergenza clima non ha bisogno di questa melina", fa eco Friends of the Earth.
 
La questione del sostegno ai combustibili fossili è al centro di uno scontro tra i governi: da una parte Paesi come Francia (che ha una forte produzione nucleare) e Svezia sono a favore di uno stop dell’apporto Bei, mentre la Germania è contraria. La Commissione difende l’attuale mix energetico. Da diversi mesi alla Bei si discute sulla decisione da prendere: l’idea è superare i prestiti per i progetti legati a petrolio, gas e carbone. Nel 2018 l’Italia è risultata seconda, dopo la Spagna, per finanziamenti Bei di questa natura. Tre settimane fa il presidente Bei Werner Hoyer ha indicato che entro il 2025 metà dei finanziamenti della banca sarà destinata a progetti pro clima e di sostenibilità ambientale, eliminando “gradualmente” i progetti energetici che dipendono esclusivamente da combustibili fossili.

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