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Gas. Descalzi (Eni): il nuovo giacimento in Egitto stabilizzerà l’area

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 21/09/2015 who michele

Servono investimenti per connettere i gasdotti europei e africani

claudiodescalzi.jpg"La scoperta al largo delle coste egiziane crea anche una opportunità anche per il gas cipriota e israeliano, che può spingere i paesi a mettersi insieme: l'intera area ne risulterà stabilizzata". Lo ha detto l'ad Eni Claudio Descalzi al convegno promosso dal gruppo dei Socialisti&Democratici al Parlamento europeo.
Esiste un “grande potenziale” di gas che arriva dal Mediterraneo nei paesi del Sud Europa e che non viene utilizzato: perché ne possano beneficiare i paesi del nord è però necessario che l'Europa realizzi le interconnessioni di cui si discute da tempo.
Descalzi ha spiegato che "la scoperta rivoluzionaria dell'Eni risolverà i bisogni energetici dell'Egitto per decenni" e aprirà nuovi spazi alle connessioni tra Africa, Medio Oriente ed Europa.

Europa e Africa, ha detto Descalzi, sono in un certo senso "complementari". L'Europa "ha un problema di sicurezza energetica perché possiede le infrastrutture ma non possiede il gas,". L'Africa dal canto suo "ha il gas, ma non le infrastrutture".
Al momento, “l'Europa è tagliata in due e il flusso è solo da nord a sud”. L'Italia e la Spagna, ha ricordato, consumano solo una parte di quanto ricevono. “La prima condizione da realizzare quando si parla di sicurezza energetica e di prezzo del gas è interconnettere tutti i gasdotti esistenti: non basta parlarne”, ha osservato. Lo sforzo degli investimenti "non può essere lasciato alle sole società".
Se si tiene conto dei giacimenti cipriota e israeliano e del giacimento egiziano, ha detto Descalzi, è possibile "creare un hub con l'Europa del sud, che però deve essere connesso al resto dell'Europa".

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Amministratore delegato Eni
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