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Gas Intensive: la nuova impennata dei prezzi deve spingere il Governo a nuovi interventi

where Milano when Lun, 22/11/2021 who roberto

Il blocco gasdotto Russia-Germania Nord Stream 2 ha determinato una nuova fiammata del prezzo del gas, con forti ripercussioni sull’industria italiana

Dopo il nuovo stop al Nord Stream 2 rete-gas.jpge la reazione del mercato che ha portato i prezzi sopra 1 €/Smc, gli interventi nazionali richiesti per salvaguardare i settori manifatturieri italiani con elevati utilizzi di gas si fanno ancora più urgenti. Lo si legge in una nota di Gas intensive, secondo la quale “non è più tollerabile che le imprese industriali italiane paghino il conto di dinamiche geopolitiche internazionali”.
 
Una questione procedurale
L’annuncio del regolatore tedesco dell’energia, che ha sospeso il processo di certificazione del gasdotto Russia-Germania Nord Stream 2, ha immediatamente determinato una nuova fiammata del prezzo del gas in Europa. Si tratta – spiega la nota – di una questione procedurale legata alla disciplina tedesca ed alle regole europee, che complica inopinatamente l’iter di certificazione necessario per l’operatività del nuovo gasdotto e mette a rischio i bilanci delle imprese manifatturiere con cicli termici, erodendo le marginalità delle loro produzioni. La data di pubblicazione della bozza di decisione, attesa per gennaio 2022, slitta ora in avanti e con essa ogni possibilità di un’autonoma distensione dei mercati energetici. 
 
Liquidità al mercato
“Oggi non è più possibile - si legge più oltre nel testo - attendere evoluzioni europee, ed è più che mai urgente che il nostro Paese adotti tutte le misure possibili per contenere i prezzi del gas per evitare, garantendo la sicurezza del sistema, gravi criticità per molti comparti industriali e per tutelarne la competitività sui mercati, come peraltro richiesto anche da Confindustria al Governo nella recente audizione al decreto legge n.130/2021 sul taglio delle bollette. Tra le misure già portate all’attenzione dei responsabili istituzionali - si prosegue - , richiamiamo la necessità di dare liquidità al mercato italiano del gas naturale prevedendo forme di approvvigionamento straordinarie tipo gas release ed intervenendo sui costi di entry e sui prezzi di riserva per le aste dei terminali GNL oltre che attivare la procedura di interrompibilità gas.
 
Ricorso alle riserve
La situazione di emergenza è ormai tale da giustificare il ricorso all’utilizzo di una parte dei 4,6 miliardi di Smc delle riserve di gas strategico disponibili negli stoccaggi italiani. Considerando che il prezzo invernale è circa il doppio di quello estivo 2022, almeno una parte delle riserve potrebbe essere offerta con procedura pubblica alle imprese industriali, in modo da alleggerire l’impatto per i soggetti particolarmente esposti alla volatilità del mercato ed a un prezzo, quale quello estivo 2022, che possa assicurare il reintegro dello stoccaggio strategico, in primavera, senza costi aggiuntivi per il sistema.
Per affrontare nel medio termine le sfide di un mercato sempre più condizionato da fattori al di fuori del controllo nazionale, conclude Gas Intensive, è sempre più necessario considerare anche ogni possibile maggior ricorso all’utilizzo di gas nazionale per sostenere l’impegno delle imprese nella transizione energetica.

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