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Gas, interrogazione della Lega sul rigassificatore di Rovigo: espone l’Italia a rischi sicurezza

where Roma when Lun, 26/07/2021 who roberto

La Lega preoccupata per l’autorizzazione che consentirebbe di concentrare l'intera capacità residua del terminale fino al 2034 ad un singolo operatore. La replica: nessun sostegno dal sistema gas, è nel nostro interesse aprire ad altri operatori

Desta preoccupazione la recente rigassificatore.jpgconsultazione sulla procedura “Open Season” proposta dalla società Adriatic LNG (la società che gestisce il rigassificatore situato nell’Alto Adriatico), la cui autorizzazione “è attesa nelle prossime settimane e che consentirebbe di concentrare l'intera capacità residua del terminale fino al 2034 e la totalità della stessa dal 2034 al 2046 nel controllo di un singolo operatore, con evidenti profili anticoncorrenziali, esponendo quindi il sistema italiano a rischi di sicurezza degli approvvigionamenti, in particolare nei mesi invernali”. Lo dichiara il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile del Dipartimento Energia della Lega, che ha depositato a Palazzo Madama insieme ad altri colleghi senatori leghisti un’interrogazione destinata al Ministro della Transizione Ecologica Cingolani in merito al terminale di Rovigo, che rappresenta circa il 50 per cento dell'intera capacità di rigassificazione in Italia e che lo scorso inverno, con un contratto di importazione a lungo termine di gas naturale liquido
 
Un portafoglio diversificato

“La competitività, la sicurezza e resilienza del sistema energetico nazionale rappresentano un elemento essenziale per la crescita, lo sviluppo e la ripresa economica dell'Italia che è il secondo paese manifatturiero nella UE, ancor più dopo questa fase pandemica”, spiega Arrigoni. “La transizione energetica è al centro delle politiche di rilancio della nostra economia ed il gas naturale, come indicato nel PNIEC in corso di revisione, continuerà a ricoprire un ruolo essenziale nel mix energetico in tutti i settori”.  “È quindi fondamentale dotare il Paese di un portafoglio di importazione diversificato e competitivo di lungo termine che garantisca in prospettiva un mercato liquido ed approvvigionamenti sicuri a beneficio del sistema italiano e che lo protegga dalle dinamiche di mercato, talvolta opportunistiche”, continua il Senatore della Lega.
 
Proposta irragionevole
“La proposta di Adriatic LNG di allocare nel 2021-2022 l'intera capacità disponibile a partire da dicembre 2034, con un tale anticipo temporale, e di allocarla potenzialmente ad un unico soggetto, è del tutto irragionevole, poiché non assicura la fornitura al mercato italiano, esponendolo alle logiche di ottimizzazione di un solo operatore, il cui obiettivo sarebbe la massimizzazione dei ricavi dalle vendite e non la sicurezza degli approvvigionamenti per il nostro sistema nazionale”.
“Per queste ragioni la Lega chiede al Ministro Cingolani di sapere quali iniziative intenda adottare per assicurare la competitività e la sicurezza del sistema energetico italiano e affinché la procedura proposta da Adriatic LNG possa assicurare la corretta gestione di un'infrastruttura strategica per il mercato del gas italiano, garantire in maniera competitiva e non discriminatoria la parità di accesso alla capacità del terminale a più operatori evitando di esporre il mercato italiano alle strategie di player globali e con l'obiettivo di valorizzare adeguatamente le opportunità offerte dalle crescenti forniture di GNL provenienti dall'estero”.

La replica di Adriatic LNG: è nostro interesse aprire ad altri operatori
Ma da Adriatic LNG, la società che gestisce il terminale di rigassificazione situato nell’Alto Adriatico, giunge una replica alle parole di Arrigoni. Il terminale Adriatic LNG - fanno sapere -non gode di alcun sostegno economico da parte del sistema gas. A differenza degli altri rigassificatori in Italia, infatti, non è soggetto a fattore di copertura dei ricavi di cui alla regolamentazione tariffaria in vigore, e non costituisce quindi un costo in bolletta per i cittadini.  Pertanto, garantita la sicurezza degli approvvigionamenti energetici del sistema italiano e la concorrenza del mercato, Adriatic LNG deve privilegiare le opzioni che le permettono di essere competitiva sul mercato del GNL e che possono garantire alla società un futuro nel medio/lungo termine. È quindi interesse stesso di Adriatic LNG  "aprire sempre più l'accesso a nuovi operatori. A testimoniare questa apertura, si segnala che Adriatic LNG da marzo del 2020 ha registrato ben 7 clienti diversi, di cui 6 nuovi clienti".
 

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