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I gasdotti e i contestatori. Che accade a Sulmona e a Melendugno

where Lecce when Lun, 23/04/2018 who roberto

La Prefettura di Lecce attiva il divieto della zona rossa per il cantiere Tap. La Snam in Abruzzo

Il prefetto di Lecce, Claudio Palomba, ha ripristinato fino al 25 aprile lametanodotto-sulmona.jpg cosiddetta zona rossa attorno all'area del cantiere di San Basilio, a Melendugno (Lecce), dove sono in corso i lavori di costruzione del terminale gasdotto Tap che porterà gas dal Mar Caspio alla Puglia. La recinzione riguarda un segmento del tracciato a terra del gasdotto, il cosiddetto “cluster 5”, nel quale varranno nei prossimi giorni espiantati 448 ulivi. Le piante in questione saranno trattate secondo le linee guida fissate dai competenti uffici regionali e nei tempi dagli stessi previsti.

I lavori di recinzione ed espianto avvengono esclusivamente in aree da tempo in possesso di Tap sulla base di accordi bonari con i proprietari. Il decreto prefettizio regola l’accesso alle zone interessate dai lavori al fine di garantire che essi procedano in piena sicurezza.

Intanto "il progetto di gasdotto e di centrale di compressione che la società ha in programma di realizzare a Sulmona, non comportano rischi per la salute e la sicurezza della popolazione". Lo precisa la Snam in una nota. "Per quanto riguarda in particolare le centrali di compressione, è noto che i principali enti e istituti di ricerca ambientale nazionali e internazionali considerino le emissioni di polveri direttamente derivanti dalle turbine alimentate a gas naturale di tali impianti pari a zero o comunque talmente trascurabili da essere considerate nulle, così come le emissioni di ossidi di zolfo" è un altro passo della nota. "Non è un caso infatti che, al netto delle differenze tecnologiche dei motori in questione, nella quasi totalità dei blocchi del traffico delle città a causa dell'elevata concentrazione di polveri nell'aria, le auto alimentate a gas metano possono circolare liberamente. Per quanto riguarda le altre tipologie di emissioni, come monossido di carbonio (CO) e ossidi di azoto (NOx), infine, si ricorda che quelle delle centrali di compressione sono abbondantemente al di sotto dei limiti di legge".

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