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Gasdotti. Tap. Nuova batosta per Emiliano: la Consulta respinge la Regione

where Bari when Lun, 30/10/2017 who roberto

La Corte costituzionale dichiara inammissibile il ricorso fatto dalla Puglia contro lo Sviluppo economico

La Regione Puglia, guidata dal micheleemiliano.jpgpresidente Michele Emiliano, continua la sua battaglia legale e giuridica contro il progetto di costruzione del gasdotto Tap. Una battaglia giuridica con molti inciampi per Emiliano.

Nei giorni scorsi la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso fatto dal presidente Emiliano (ricorsi 2918/SP del 21 giugno 2016 e 4060/SP del 21 settembre 2016) contro il decreto del ministro dello Sviluppo economico del 20 maggio 2015 di autorizzazione alla realizzazione del gasdotto denominato Trans Adriatic Pipeline.
La Puglia aveva contestato l'istanza in autotutela e la diffida nei confronti del ministro di procedere, alla luce della sentenza n. 110 del 2016 della Corte costituzionale, al riesame di tutti gli atti del procedimento amministrativo e di annullare e revocare tale provvedimento. Il ricorso è stato giudicato inammissibile.
Intanto, la Giunta regionale pugliese ha espresso parere contrario all'intesa che il Governo ha raggiunto con Tap per la realizzazione del metanodotto, lungo 55 chilometri, che dovrà collegare il Trans adriatic pipeline (Tap), alla rete dei gasdotti italiani.
La Regione informa che l'intesa per il metanodotto proposto da Snam Rete Gas quale opera di congiunzione del Gasdotto Tap, è stata negata con una delibera in cui si ritiene che non sussistano elementi conoscitivi, tecnico ambientali e progettuali sufficienti. In particolare, "le motivazioni sottese" sono anche "connesse alla diffusione della Xylella su tutto il territorio regionale", e "alla impossibilità di movimentare materiale vegetale di specie ospiti all'interno dell'area". Nella fase di contrattazione che si aprirà con il Mise "l'amministrazione regionale potrà far valere le proprie richieste: a garanzia del miglior inserimento possibile dell'opera nel territorio e per definire, insieme alle autorità competenti, i criteri di definizione e analisi del prezzo ai fini della determinazione della tariffa energetica a carico dei propri cittadini".
Saranno così proposte "condizioni vantaggiose di fornitura per le imprese sul proprio territorio, agevolando conseguentemente i necessari percorsi di decarbonizzazione dei processi industriali e produttivi e del generale assetto emissivo ed immissivo insistente sul territorio pugliese". 

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