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Gasdotti. Tap. Tentato trasloco di 211 olivi fra le proteste dei comitati

where Lecce when Lun, 27/03/2017 who roberto

Il ministero dell’Ambiente ha smentito il presidente della Puglia, Emiliano: gli adempimenti sono stati tutti espletati e l’operazione è regolare

E' durata alcuni giorni la mobilitazionetapuliviintervento.jpg dei comitati che si oppongono alla realizzazione dell'approdo del gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline) a Melendugno, dove sono incominciate le operazioni per l'espianto e il trasferimento degli ulivi che si trovano lungo il tracciato del futuro gasdotto.
Il gasdotto è in costruzione fra l’Azerbaigian e l’Europa e importerà il metano dell’Asia Centrale prendendo terra nel Salento, dove è in corso il cantiere.
Dopo qualche giorno di proteste dei comitati nimby, su invito del prefetto gli uomini e i mezzi che hanno raggiunto il cantiere del microtunnel hanno soprasseduto a operazioni di trasloco degli ulivi, limitandosi ad altre attività comunque preparatorie.
L'area del cantiere era stata presidiata da decine di uomini delle forze dell'ordine (polizia, carabinieri e guardia di finanza) in tenuta ordine pubblico che proteggono gli ingressi e anche le strade poderali di accesso. A sostengo della protesta contro la realizzazione del metanodotto sono intervenuti anche i sindaci di Melendugno, Caprarica, Vernole e Martano, e alcuni parlamentari del M5S.
Secondo il presidente della Regione, Michele Emiliano, "la Regione Puglia considera non ottemperata la prescrizione 44, quindi secondo noi lo spostamento degli ulivi è illegittimo".
Il ministero dell’Ambiente ha smentito Emiliano, dichiarando che gli adempimenti sono stati tutti espletati.
Forti le minacce di Emiliano: "Tap più Xylella vanno considerate anche dal governo: ci vuole molta prudenza e soprattutto bisogna evitare le forzature. Perché quando si forza, la reazione popolare può essere fortissima". Invece, secondo Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, il trasloco degli olivi "è l'espediente subdolo e maldestro di una multinazionale come Tap per far apparire ai più il gasdotto come vicino alla realizzazione. Sappiamo che così non è. Per questo l'espianto va fermato, per far deragliare un progetto indefinito, predatorio, pericoloso per lo sviluppo locale, antitetico alle aspirazioni culturali di quei bellissimi luoghi che ho avuto la fortuna di vivere e conoscere”. 

immagini
lavori agli ulivi Tap
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