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A Gela la bioraffineria Eni pronta alla partenza

where Palermo when Lun, 08/07/2019 who roberto

L’annuncio è stato dato al termine di un vertice che ha coinvolto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano e il sindaco di Gela Lucio Greco

"La bioraffineria di Gela è in questi giorni raffineria-gela.jpgin avviamento". A confermarlo è l'Eni, al termine del vertice di Palazzo d'Orleans, a Palermo, con il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, l’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano e il sindaco di Gela Lucio Greco. L'azienda ha anche invitato il governatore e il sindaco di Gela a visitare i nuovi impianti della bioraffineria e le aree oggetto di bonifica ambientale.

"L’impianto della bioraffineria Steam Reforming, che produce idrogeno da gas metano, è in marcia da alcuni giorni - sottolineano - mentre l’Ecofining, che trasforma gli oli vegetali in biocarburante grazie a un brevetto proprietario Eni, è in fase di avviamento". Per la riconversione della raffineria sono stati spesi 275 milioni di euro, a cui si vanno ad aggiungere ulteriori 47 milioni per attività propedeutiche, per un totale di 322 milioni di euro. In termini di occupazione, a oggi stanno lavorando nel cantiere della bioraffineria circa 800 risorse prevalentemente locali (circa il 90%), di cui circa 120 impiegate in attività di ingegneria e project management. Complessivamente, nei cantieri in corso all’interno del sito industriale, includendo anche le attività di risanamento ambientale, manutenzione e di miglioria e modifica, sono oggi impiegate circa 1600 persone dell’indotto locale.

Il processo di conversione da raffineria tradizionale a bioraffineria è iniziato nell’aprile del 2016 e il suo completamento è previsto entro il 2019 con la realizzazione dell’impianto “Biomass Treatment Unit” per il trattamento di oli vegetali grezzi e, soprattutto, di materie prime di seconda generazione composte da scarti della produzione alimentare, come gli olii esausti da cucina rigenerati e i grassi animali. Progettata per trattare cariche advanced e unconventional fino al 100% della capacità di lavorazione, la green refinery di Gela sarà una delle poche bioraffinerie al mondo ad elevata flessibilità operativa.

La caratteristica di processare materie prime di seconda generazione, cosiddette 'unconventional', derivanti da scarti della produzione alimentare, quali oli usati e di frittura rigenerati (Ruco, regenerated used cooking oil), grassi animali (tallow) e sottoprodotti legati alla lavorazione dell’olio di palma (Pfad, acidi grassi di palma distillato) fa di Gela un impianto innovativo ad elevata sostenibilità ambientale che consente di processare cariche che andrebbero a smaltimento, con aggravio dei costi per la comunità e impatto sull’ambiente, valorizzandole a biocarburante, nel rispetto dei requisiti dell’economia circolare.

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